Trovato accanto il cassonetto, comprato della tela e trattato con olio di lino cotto.
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pensieri agricoli
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è uno spettacolo, sembra la sedia di un regista!
Dunque: “CIAK, si gira!” 🙂
meno male che era accànto al cassonetto! seconda vita alla sedia, ste regista dei lavori. ciao p.
finalmente lo ametti!
ne sei ridotto a fare i cassonetti e continui a sostenere questo governo
scherzo hahahaha……
che bella, ste 🙂
stavo comprando dell’olio di lino cotto, ma mi sono spaventata perchè dicono che gli stracci eventualmente imbevuti di olio di lino COTTO prendono fuoco da soli, ellamadonna!!
così ho comprato quello crudo, che però secondo me sul legno diciamo grezzo va anche bene, ma sulla porta di casa rimane appiccicoso forse per l’eternità.
mi illumini? (tu, che sei il mio lume….)
Vero, i cenci possono prendere fuoco se tanti e ammucchiati, ma basta sistemarli in un posto sicuro, stesi. Quello crudo non va bene per la legna, ci vuole quello cotto che “caglia” dentro. Darlo a bollore e pulirlo prima che “colla”.
bella ed elegantissima! peccato che i cassonetti li stiano togliendo un po’ ovunque qui in zona, tra un po’ spariranno e allora.. addio EBay! 😀
ma l’olio di lino cotto si può dare anche su mobili già verniciati per coprire le rigature del tempo?
Sì, ovviamente ne “bevono” meno.