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Progetto borragine

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Intorno casa è pieno di borragine, già  da anni ma quest’anno è venuta tantissima e particolarmente bella. Il contadino sta lavorando per espanderla nei vari oliveti e sembra che stia funzionando.

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E’ un ottimo pascolo per le api, bombi e osmie. Il metodo buono e sicuro per tenere la api è di farlo fare ad uno che se ne intende e il contadino è particolarmente contento di poter offrire delle postazioni. Su una l’apicoltore alleva gli sciami, una sessantina alla volta. La prima mandata è partita tre settimane fa e lavora già  da qualche parte nel torinese.

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La postazione sotto la quercia, che tra poco andrà  come tutti gli anni nel appenino al pascolo d’acacia e castagno, torneranno di agosto.

6 commenti

  1. Harlock 5 Maggio 2013

    Lo stesso progetto è anche il mio. Io però sono partito da zero! Adesso ci sono delle minuscole piantine che fungeranno da pioniere per conquistare l’uliveto 🙂

  2. Barbara M. 6 Maggio 2013

    io l’ho messe nell’orto. troppo belle!
    poi prova a prendere le foglie più grandi, passarle nella pastella e friggerle. il sapore è normale, però vengono molto grandi e belle da vedere, per quello che costano vale la pena provare ;-).

  3. upuaut 9 Maggio 2013

    Con la borragine si fanno anche ottimi ravioli! :9

  4. ste 10 Maggio 2013

    Ottimo contributo grazie, ecco perchà© le pecore non lo toccano! Ma visto che le api non hanno il fegato il problema potrebbe essere solo che finisce nel miele ma in quantità  così minime e misto con l’acacia e tutte le altre fioriture non mi sembra un rischio per noi.

    Noi si mette solo alcuni fiori nel insalata, per belluria. Preferisco i cetrioli veri per sentire il gusto di cetrioli

  5. Vittorio B. 10 Maggio 2013

    Eh, Ste, le pecore sono erbivore professioniste e la sanno lunga!

    Il problema è proprio di tossicità  cronica, dovuta all’assorbimento, prolungato nel tempo, di basse dosi di agente tossico. Gli alcaloidi pirrolizidinici (PAs), anche se presenti in piccola quantità , s’accumulano nell’organismo e fanno così il loro danno. Ovviamente le persone più a rischio sono le persone che hanno già  problemi epatici (e magari non lo sanno!), le donne incinte, o che allattano, e i bimbi piccini; quindi a loro è meglio non dare proprio cibi che contengono PAs.

    Ti segnalo un articoletto di Isabella Massamba, con altre informazioni e link interessanti.

Commenti chiusi.

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