Intorno casa è pieno di borragine, già da anni ma quest’anno è venuta tantissima e particolarmente bella. Il contadino sta lavorando per espanderla nei vari oliveti e sembra che stia funzionando.
E’ un ottimo pascolo per le api, bombi e osmie. Il metodo buono e sicuro per tenere la api è di farlo fare ad uno che se ne intende e il contadino è particolarmente contento di poter offrire delle postazioni. Su una l’apicoltore alleva gli sciami, una sessantina alla volta. La prima mandata è partita tre settimane fa e lavora già da qualche parte nel torinese.
La postazione sotto la quercia, che tra poco andrà come tutti gli anni nel appenino al pascolo d’acacia e castagno, torneranno di agosto.
Lo stesso progetto è anche il mio. Io però sono partito da zero! Adesso ci sono delle minuscole piantine che fungeranno da pioniere per conquistare l’uliveto 🙂
io l’ho messe nell’orto. troppo belle!
poi prova a prendere le foglie più grandi, passarle nella pastella e friggerle. il sapore è normale, però vengono molto grandi e belle da vedere, per quello che costano vale la pena provare ;-).
Con la borragine si fanno anche ottimi ravioli! :9
Non voglio fare il guastafeste, ma purtroppo la borragine è una pianta oggi considerata piuttosto problematica per l’uso alimentare e apistico a causa del contenuto di alcaloidi pirrolizidinici, epatossici e cancerogeni. Leggi Parere scientifico relativo agli alcaloidi pirrolizidinici negli alimenti per l’uomo e per gli animali (EFSA, 8.11.2011).
Ottimo contributo grazie, ecco perchà© le pecore non lo toccano! Ma visto che le api non hanno il fegato il problema potrebbe essere solo che finisce nel miele ma in quantità così minime e misto con l’acacia e tutte le altre fioriture non mi sembra un rischio per noi.
Noi si mette solo alcuni fiori nel insalata, per belluria. Preferisco i cetrioli veri per sentire il gusto di cetrioli
Eh, Ste, le pecore sono erbivore professioniste e la sanno lunga!
Il problema è proprio di tossicità cronica, dovuta all’assorbimento, prolungato nel tempo, di basse dosi di agente tossico. Gli alcaloidi pirrolizidinici (PAs), anche se presenti in piccola quantità , s’accumulano nell’organismo e fanno così il loro danno. Ovviamente le persone più a rischio sono le persone che hanno già problemi epatici (e magari non lo sanno!), le donne incinte, o che allattano, e i bimbi piccini; quindi a loro è meglio non dare proprio cibi che contengono PAs.
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