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Mese: Marzo 2013

In memoria di Fukushima

Sono già due anni, il tempo vola, la radioattività rimane. Ogni giorno si aggiungono 400 m³ di acqua radioattiva, perché per raffreddare i reattori fusi versano semplicemente acqua sopra, senza sapere neanche dove si trova esattamente il corium, le 2-300 tonnellate di massa altamente radioattiva di combustibile fuso, così almeno sta sotto i 50°C. Devono continuare per anni con questo metodo, ma dove si mette quest’acqua? Per ora hanno accumulato qualcosa come 320mila tonnellate in vari contenitori. Di entrare non se ne parla per i prossimi anni, stanno facendo calcoli su calcoli e costruendo altri robot.

Delle 50 centrali nucleare giapponesi sono adesso 2 in funzione, alcuni non riattiveranno mai più, essendo in zone di alto rischio sismico, ma altri ritorneranno in funzione, ma non ancora quest’anno sembra. La decontaminazione delle zone evacuate non ha neanche cominciato, sempre per i problemi di trovare un luogo per lo stoccaggio temporaneo – la gente ha paura che questi siti poi diventeranno fissi.

Ma quanto è difficile di smettere.

PS: non scordarsi dalla prima tragedia:

Il Giappone ha commemorato con un minuto di silenzio il secondo anniversario del sisma e tsunami dell’11 marzo 2011, causa della crisi nucleare di Fukushima. L’intero Paese, con le bandiere a lutto, si e’ fermato alle 14:46 (le 6:46 in Italia), orario della scossa di magnitudo 9 verificatasi al largo della costa orientale del nordest del Paese, il Tohoku, che ha generato un maremoto con onde alte fino a superare i 40 metri, e che provoco anche la dispersioe di amteriale radioattivo dalla centrale nucleare sulla costa. Ammontano a quasi 19.000 le vittime e i dispersi di una delle peggiori tragedie del Sol Levante

7 commenti

Immigrati contro nativi (digitali)

Uno penserebbe che i nativi digitali (la generazione nata dal ’85 in poi circa, secondo il paese) sapesse meglio usare gli strumenti di rete, la ricerca su Google, seguire link ecc.

No, purtroppo. Lo afferma (tra molto altro, tutto corredate di solidi studi scientifici) Manfred Spitzer nel ottimo libro “Demenza digitale”. Sanno trovare ma sanno male valutare quel che trovano, come si vede in questi giorni.

Leonardo:

Anche se nessuno di voi è nativo digitale, internet tra ’90 e ’00 ci è per così dire cresciuta intorno. L’abbiamo conosciuta molto prima che diventasse quella cosa enorme che è adesso. E anche adesso che è enorme, sappiamo orientarci abbastanza bene. Conosciamo i luoghi da evitare come la peste, sappiamo dove andare per trovare le cose che ci interessano (era automatico che Attivissimo commentasse l’exploit di Paolo B.; è il primo posto dove siamo andati a cercare). Ci eravamo quando sono nati i blog, abbiamo visto nascere e crescere wikipedia, abbiamo visto scoppiare la bolla di Second Life. Nel frattempo Grillo demoliva i PC nei suoi spettacoli. Più del gesto, è interessante ricordarsi il perché li distruggeva: perché facevano troppe e cose e lui avrebbe voluto farne soltanto poche, semplici.

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L’ira e la rabbia

Mi preoccupa la mancanza assoluta di rabbia di chi è povero e derelitto per davvero, dei vecchi, di chi non è in grado di leggere una notizia e capirla, di tutti quelli che fanno i lavori duri e sporchi, di tutti coloro che continuano – ancora e sempre di più – a non avere voce. Ma guarda, neanche un tweet.

a little less conversation

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La rivoluzione nella rivoluzione

Federico Pistono scrive una lettera aperta:

Durante questi mesi abbiamo chiaramente invitato tantissime email allo staff, in cui decine di esperti si offrivano GRATUITAMENTE di aiutare a realizzare questa piattaforma, e addirittura gli sviluppatori di Airesis (software Open Source, già usato da vari gruppi locali 5 stelle [slide qui, ndr.]) hanno detto che modificheranno gratuitamente il software per le esigenze specifiche del movimento. In tutti questi mesi, nessuno di noi ha mai ricevuto UNA sola risposta dallo staff.

A nome delle migliaia di attivisti 5 stelle che hanno a cuore il futuro del movimento e del paese, chiediamo:
1 – che venga utilizzata il più presto possibile una piattaforma di collaborazione, che sia VINCOLANTE per la presa delle decisioni all’interno del movimento e che diventi lo strumento principe per collaborare, discutere e interagire con voi colleghi cittadini eletti e lo staff di Beppe
2 – che sia LIBERA E OPEN SOURCE, non un software chiuso e proprietario
3 – che venga GESTITA DALLA COMUNITÀ, ovvero dalle decine di volontari esperti del movimento 5 stelle, non dallo staff di Casaleggio, con i suoi tempi e modalità.

Noi cittadini 5 stelle crediamo che questo sia un momento epocale per la storia dell’Italia e non solo. Se riusciremo a collaborare e a prendere veramente decisioni insieme, dal basso, …

Mentre dalla parte di Grillo si legge:

La piattaforma, uno spazio dove ognuno veramente conterà uno, è in fase di sviluppo dopo il rallentamento dovuto all’anticipo delle elezioni.

Chi lo sviluppa? Come sarà? Se si affida per decisioni a un software il controllo dello stesso software è fondamentale.

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Grillo europeista convinto

Dalla Bild am Sonntag (il giornale più demagogico che esiste – si può leggerlo anche senza saper leggere), al quale ha concesso una intervista:

Was würde ein Ministerpräsident Grillo tun?
[…]
Ich bin überzeugter Europäer. Ich bin für Online-Abstimmungen zum Euro, ich will ein geeintes Europa, das modern ist, eine einheitliche Sprache spricht und nicht elf verschiedene wie im europäischen Parlament.

—————–
Cosa farebbe un primo ministro Grillo?
[ricomprare il debito e rinegiozare gli interessi]
Sono europeista convinto. Sono per votazioni online per l’euro, voglio un Europa unita, moderna, che parla una lingua comune e non undici come adesso nel parlamento europeo.

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Boni lussuosi dei manager ciao!

Stasera si sa:

Lo stipendio dei top manager svizzeri è a rischio. Oggi, quella che viene definita la terra delle agevolazioni fiscali si prepara a decidere, attraverso un referendum, se mettere un tetto massimo alle remunerazioni d’oro dei vertici aziendali.

Aggiornamenti: è passato con 68% di sì e ini tutti i 26 cantoni (ci vuole anche una maggioranza dei cantoni, di solito non passano mai le iniziative):

Recentemente, è poi emerso il caso di Daniel Vasella, il presidente uscente del colosso farmaceutico Novartis. Vasella ha portato quest’ultimo al successo, con utili consistenti. Ma all’opinione pubblica elvetica non è piaciuto l’accordo con cui Vasella avrebbe avuto 72 milioni di franchi (circa 60 milioni di euro) nei pro

ssimi sei anni, per rimanere consulente e non passare alla concorrenza. Vasella e Novartis hanno dovuto rinunciare all’accordo. E l’iniziativa di Thomas Minder (il piccolo imprenditore di Sciaffusa che l’ha promossa) ha così incassato altri consensi.

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Appunti sul reddito di cittadinanza

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Sono tanti anni che il contadino lo propone. Per chi non l’ha visto ancora il contadino rimette qui questo video. Non bastano i soli 3 minuti di attenzione internettiana per farsi un idea. Alcuni appunti (e ben vengano altri nei commenti):

  • E’ incondizionato, quindi se si vuole dare soldi ai poveri, ai disoccupati ecc non è un reddito di cittadinanza, qui ci vuole una burocrazia di controllo e magari tanti potrebbero prendere dei soldi mentre lavorano a nero, cmq i solito fregare dello stato.
  • Deve permettere di vivere (ovviamente modestamente) anche senza lavorare.
  • E ‘ finanziabile. Nel filmato propongo la soluzione radicale, abolizione di tutte le tasse e contributi su lavoro e reddito in cambio di una IVA molto maggiorata – anche al 100%- , moderata secondo il tipo di bene o prodotto. Si risparmierebbe molto lavoro noioso e perdita di tempo inutile e nei vari CAAF e nel ministero delle finanza che deve controllare solo una tassa; inoltre tassando il solo consumo finalmente si tasserebbe giustamente i prodotti di provenienza e manodopera all’estero. Non dimenticiamo che giudici, amministratori politici, poliziotti, professori e maestri prendono già il 100% del loro redditto dallo stato.
  • Risparmia molto allo stato. Scenderanno drasticamente i costi per la società creati da malattie psichiche legati alla povertà, spese sanitarie varie (30 anni fa in Canada per quattro anni l’hanno testato: 8,5% meno ospedalizzazioni) e non ultima criminalità.
  • Introduzione graduale. Un idea buona è di partire anche subito dai bambini, con magari cent’euro al mese che pian piano arrivano al reddito completo in 18 anni.
  • Difficoltà culturale. Tante persone pensano che non sia giusto dare dei soldi alle persone “per nulla”, pensano magari che questi qui non lavorano mai più mentre loro devono mantenergli. Nel esperimento canadese (Mincome) già citato veniva fuori che soli i teenager e le mamme con neonati lavoravano meno. Domanda: se te adesso riceveressi questo reddito, lavoreresti ancora o cosa faresti?
    Qui bisogna fare il salto. Non ci sarà mai più lavoro per tutti in tutti le parti del mondo, ma la richezza prodotta c’è come prima e va distribuito diversamente pian piano.
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Le mucche mangiano l’erba

ministro-serbo-latte

Sì, una volta tanto tempo fa. Ma oggigiorno devono produrre al massimo nella loro breve vita quindi si governano peggio dei maiali. Ma purtroppo il granturco questa volta è fungito: pieno di aflatossina B1, e mica poco granturco: qualcosa come 45mila tonnellate arrivavano in Germania dei quali 10mila tonnellate sono stati inseriti nei mangimi e spediti, sono coinvolti 3500 6500 aziende che producono latte. E il ministro per l’agricoltura serbo deve bere latte in tivu e aumenta nello stesso momento il valore massimo consentito da 0,05 a 0,5 microgrammi per litro:

“La Serbia non è ricca e non può permettersi di buttare 3-400’000 litri di latte al giorno.”

Già un mese fa sapevano e ritiravano latte in Serbia, Croazia, Slovenia e Bosnia. Sembra che la causa era il miscuglio tra siccità e umidità nel periodo di raccolto. E il contadino scommette che tutti in Serbia sapevano che quel granturco sarebbe stato da buttare, ma non se lo potevano permettere neanche questo.

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