[post di par condicio]
Titolo della Stampa oggi
Il portavoce dei 5 Stelle:
“Potremmo votare un esterno”
Ha ragione Messora questa volta, non ha mai detto questo.
PS: il contadino non resiste con la par condicio… deve smettere a leggere i commenti del blog di Grillo… sotto il post di Roberta Lombardi molti commentatori chiedevano un canale Rai per poter sparare queste informazioni al paese, palesemente ignorando loro stesso programma con la privatizzazione dei canali Rai tranne uno, o forse vogliono questo…
La satira di Massimo Entropia, alias Andrea Martinelli, su Libero
Ste, vorrei ricordarti che Giovedì prossimo, 28 Aprile, è il giorno giusto per seminare, se vuoi un buon raccolto.
Invece di perdere tempo con questo benedetto grillo parlante, occupati di più dei nostri problemi terreni.Almeno io mangio ancora piegando la schiena, i grillini non so se mangeranno slogandosi le dita ad acclamare il loro Messia da una tastiera.
Ciao e buona semina.
La terra è così zuppa che non se ne parla… adesso piove, frane dappertutto. Dovrei ricavare la stalla, troppo fangoso pure la strada lì… di soliti di questi tempi ho coltrato tutti gli orti e anche messo le patate, per ora ho fatto solo le piante di pomodori in serra.
Cioè, scusa, dai una qualche importanza politica al commento di un elettore su 8 milioni??
Se era solo uno… poi ci sono quelli che vogliono le votazioni online per ogni cosa senza avere la minima idea dei problemi massicci… sono abbastanza d’accordo su cosa ha scritto un commentatore qui.
Ma non ne posso più, vediamo cosa succede nelle camere nei prossimi mesi, finora il vento fresco a fatto bene.
ignoranza, arroganza e sprovvedutezza? dove li ha visti quel commentatore?
p.s.= la classe politica di ora è squallida, sa fare bene le cose sbagliate.
forse quelli del m5s non sapranno fare bene le cose giuste, ma è tutto da vedere, visto che so di chi si tratta.
Ricordo che se quelli di sinistra fossero stati meno snob e avessero collaborato…
Non so come lo chiami tu, ma metti che tu hai mai amministrato un comune, una città per qualche anno e poi adesso proponi di governare un paese di quelli difficili?
Parli di online e rete senza renderti conto che la rete è sopratutto il più grande strumento di controllo mai esistito?
Ho letto più di quanto immagini in merito. Se non sbaglio tu sei in rete, hai un blog, carichi Google Adsense, includi Google Sitesearch, proponi di condividere su FB, G+, Twitter, ti batti per Ubuntu (che senza Internet non esisterebbe)…
senza polemiche eh, ma mi sembra che il “senza renderti conto” sia più riferibile a te che a me.
Il punto è che entrambi sappiamo che la rete non è solo “il più grande strumento di controllo mai esistito”.
P.S.=Il mito della complessità è un mito appunto. Chiaro che ci vogliono economisti ed esperti di ogni tipo, ma non come politici. I politici hanno il dovere di orientare l’azione lungo le direttive del bene comune. Non mi pare difficile da capire.
[E’ finito in moderazione senza che saprei perché, di solito succede solo con due o più link]
Giusto tutto (anche se potrei precisare alcune cose, mi batto e cerco di usare software libero più che ubuntu, che è solo il più user-friendly], ma io non propongo di usare la rete per eleggere il presidente della rebubblica o fare referendum sull’euro, mi riferivo a questa visione naif della rete.
Beh, guarda che c’è gente che ci studia.. i sistemi teoricamente ci sono. Se vogliamo la democrazia diretta credo sia troppo costoso e impegnativo il voto tradizionale.
http://en.wikipedia.org/wiki/E.....rification
Cryptographic verification
The concept of election verifiability through cryptographic solutions has emerged in the academic literature to introduce transparency and trust in electronic voting systems.[19][20] It allows voters and election observers to verify that votes have been recorded, tallied and declared correctly, in a manner independent from the hardware and software running the election. Three aspects of verifiability are considered:[21] individual, universal, and eligibility. Individual verifiability allows a voter to check that her own vote is included in the election outcome, universal verifiability allows voters or election observers to check that the election outcome corresponds to the votes cast, and eligibility verifiability allows voters and observers to check that each vote in the election outcome was cast by a uniquely registered voter.
Io qualcosa ho studiato in argomento..
http://crypto.stanford.edu/pbc.....ting.xhtml
Ci vedo tre problemi:
– viviamo in un paese dove moltissimi non sanno configurare un client di posta o distinguere tra un file e una applicazione (se poi hanno e vogliono usare un PC) → parteciperebbe solo una elite
– non è detto che si ottengono migliori risultati con il voto diretto (esempio il divieto dei minareti voluto dagli votanti in Svizzera). Voto sei volte l’anno per almeno una ventina di cose e spesso non mi posso decidere bene per un sì o un no.
– non penso che funziona anche versandoci sopra tonnellate di crypto (opinione sostenuta dal Caos Computer Club: non funziona il voto sicuro segreto elettronico, lottano contro le macchine di e-voting già usati negli USA)
Ma vedo un uso concreto della rete per discutere proposte, dare deleghe e controllare i propri deputati ( tipo liquid feedback) per chi lo vuole fare con il suo partito. Se il M5S finalmente mette a punto la piattaforma promessa vediamo ma sono scettico, in quanto esiste già liquid feedback e viene anche usato a livello locale di alcuni Gruppi.
1) ci sarebbero a disposizione dei punti di voto per chi non è capace
2) ovviamente va accompagnato ad un’informazione seria, mica come quella in italia. Le tv dovrebbero ospitare soprattutto dibattiti sulle questioni da votare. Tutt’italia dovrebbe discutere di quelle questioni, tutti i cosiddetti intellettuali dovrebbero argomentare. Se crediamo nella democrazia il risultato migliore è per definizione quello scelto dalla maggioranza.
3) non si parla di macchine di voto in questo caso, ma di remote e-voting. La ricerca nel campo crittografico è in continuo sviluppo.
e comunque questa del voto online è vista come una cosa di prospettiva, non credo nessuno pensi che si possa applicare subito
Le deleghe di Liquid feedback sono uno dei motivi per cui non verrà utilizzato. Basta delegare, è stato il motto della campagna elettorale.
Purtroppo penso che molti affezionati al M5S pensano che si possa votare online nello stesso modo come cliccare “mi piace” su facebook – chiamiamola” deformazione dei social network”.
Sulle deleghe lo penso diversamente. Vedo che spesso non ho ne il tempo necessario ne a volte la volontà – nonostante magari una buona copertura mediatica – per farmi una idea concreta chiara sulla materia su cui esprimermi (parlo per esperienza della democrazia diretta della Svizzera, unico paese dove posso votare). Quindi vedo bene il professionista di fiducia che mi toglie il peso nel quotidiano, ma mi piace che nel caso dove ho le idee chiare posso votarle.
Un parlamento è un sistema di deleghe, entrarci fai parte di quel sistema, con quelle responsabilità.
Eh appunto.
Pensa, ci sono dei matti che ritengono invece che la gestione della cosa pubblica deve essere di TUTTI.
E che tutti dovrebbero avere il DIRITTO e il DOVERE di influenzare continuamente la gestione dei beni comuni.
«Se ragioniamo – scriveva il giovanissimo Giacomo Ulivi – il nostro interesse e quello della cosa pubblica finiscono per coincidere. Appunto per questo dobbiamo curarla direttamente, personalmente, come il nostro lavoro più delicato e importante. Perché da questo dipendono tutti gli altri. Se non ci appassioniamo a questo, se non lo trattiamo a fondo, specialmente oggi, quella ripresa che speriamo, a cui tenacemente ci attacchiamo, sarà impossibile… Non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!… Avete il dovere, se il vostro istinto non vi spinge a esercitare il diritto, di badare ai vostri interessi, di badare a quelli dei vostri figli, dei vostri cari».
Lo scopo del M5S è di sprofessionalizzare la politica. Perchè tutti i cittadini se ne DEVONO occupare, altro che peso!
Non puoi costringere nessuno occuparsi di una cosa che non gli interessa, o a quale non vuole interessarsi e/o dalla quale non capisce nulla. Si chiama libertà, anche libertà di non votare o non partecipare (e sorbirsi le decisioni degli altri).
Vedremo quanto dura l’interesse di quanti nel M5S alle decisioni politiche noiose quotidiane, ora è tutto nuovo, tutto interessante. E per caso ci sono molti elettori che non votano e non voteranno mai il movimento, ma se il movimento rifiuta ogni collaborazione mi sembra in contrasto a “tutti devono partecipare”.
“Non puoi costringere nessuno occuparsi di una cosa che non gli interessa, o a quale non vuole interessarsi e/o dalla quale non capisce nulla.”
L’obiettivo è che tutti si interessino delle cose di tutti e che tutti possano capirle.
Poi se uno non vuole, affari suoi, però poi non si può lamentare di come vanno le cose.
Non so quali sono le tue fonti, io so che ad ogni sede locale si fa una riunione settimanale aperta a tutte le collaborazioni, chiunque ci vada e faccia delle proposte è graditissimo.
“Vedremo quanto dura l’interesse di quanti nel M5S alle decisioni politiche noiose quotidiane”.. questo mi sembra il problema serio. Vediamo se il M5S riuscirà a cambiare i poltroni qualunquisti italiani (cioè quasi tutti 🙁 ).