Doveva essere proiettato al Maxxi di Roma il 13 febbraio, ma per “ferree disposizioni” del Ministero delle Attività culturali (da cui il Maxxi dipende) l’appuntamento è stato slittato a una data da definirsi dopo le elezioni. Nella lettera si parla esplicitamente di disposizioni dall’alto che “non consentono di ospitare nello spazio del museo qualunque iniziativa che possa essere letta secondo connotazioni politiche, nell`imminenza della competizione elettorale”.