l governo federale investe ogni anno due miliardi di dollari per la bonifica del sito di Hanford, nell’ambito di un programma che si prevede andrà avanti per molti anni.
Hanford è questo:
Si stima che la maggior parte del plutonio[22] delle 60.000 testate costruite dagli USA nel XX secolo provenga dagli impianti nella piana di Hanford[23], circondata da montagne, che ospitava reattori nucleari ed impianti PUREX in una remota ed isolata localita’ dello Stato di Washington. Il plutonio 239 e 240 utilizzato nella bomba atomica “Fat Man”, lanciato su Nagasaki, proveniva da questo centro.
I reattori nucleari militari per la produzione di plutonio 239 “weapons grade” (atto ad essere utilizzato in bombe atomiche e negli inneschi della bomba termonucleare) sono sotto il controllo diretto del Department of Energy, sottoposti a regole e controlli diversi da quelli civili, che basicamente miravano ad impedire sabotaggi, spionaggio e a migliorare l’efficienza nella produzione di plutonio e trizio. Anche se inquinanti erano accettabili (anche grazie al segreto militare) in quanto i nove reattori e i tre impianti PUREX si trovano in un’area semi-desertica, fredda e poco popolata dell’estremo nordovest degli USA.
E’ dai 6 dei tank marodi esce liquido altamente radioattivo. Il prezzo per la bomba è alta, anche nel ex-unione sovietica. Con i tagli delle spese volevano anche mandare in cassa integrazione 1000 operai di questo sito, adesso forse devono cambiare idea. Non solo l’infrastruttura crolla negli USA, ci sono anche questi problemi qui.