Se si faceva qualche anno prima era meglio, molto meglio, ma importante è che si viene fatto.
Sta forse per arrivare il momento che da anni attendevano apicoltori, agricoltori biologici e ambientalisti: lunedì, a Bruxelles, al Consiglio Agricoltura dell’Ue, ci sarà un dibattito chiesto dal governo olandese – dietro mandato del proprio parlamento – sulle misure eventualmente da prendere per limitare drasticamente l’uso in agricoltura degli insetticidi neonicotinoidi, accusati di avere un impatto diretto sul preoccupante fenomeno della moria delle api.
Quel che veramente fa vomitare sono le reazioni dei Big dell’agrochimica, dei veri criminali ambientali che hanno solo il profitto nel mirino. Accusare gli scienziati di “essere sotto pressione” da parte di una lobby fortissima non ha bisogno di commenti.
Molto più dura Syngenta, secondo la quale l’Efsa sarebbe stata sottoposta a una notevole pressione politica, che l’avrebbe portata a emettere un parere frettoloso, che non terrebbe conto di tutti gli studi che hanno preceduto il lancio sul mercato dei neonicotenoidi. Per Syngenta «il report appena pubblicato è indegno dell’Efsa e dei suoi scienziati».
Anni fa il contadino scrisse gli appunti su gaucho, nome commerciale per Imidacloprid. Secondo gli scienziati del EFSA mancano alcuni dati, per esempio sul impatto su altri insetti come bombi, farfalle ecc ma un alto rischio per alcuni usi consentiti c’è.
A high risk was indicated or could not be excluded in relation to certain aspects of the risk assessment for honey bees for some of the authorised uses. For some exposure routes it was possible to identify a low risk for some of the authorised uses.
buona notizia!!
a proposito di farfalle questa ultima primavera
ce stato un buuummm questi ultimi 20 anni erano quasi sparite,con loro ho ritrovato la primavera!
leggendo “Il veleno nel piatto” di Marie-Monique Robin sono rimasto esterefatto per come (non)vengono effettuati i vari test su pesticici,ecc da parte delle aziende e da enti pubblici preposti.Veramente allucinante e quasi senza possibilità di scampo per noi,specialmente per le persone “normali”
Forse solo qualche “illuminato contadino in toscana” si può salvare…..
“Illuminato”? Magari 😉
Ci sono gli stessi meccanismi al lavoro come nellaq faccenda dell’Ilva, nelle produzioni di armi e molte altri realtà economiche, che di “eco” hanno poco. Difendersi si può scegliendo cosa si (non) compra.