Finalmente qualche timida pioggia è caduto e ha innaffiato il letame steso dappertutto sotto gli ulivi. Il contadino ha paura che non piova per bene quest’inverno e sembra che neanche un freddo sano e normale vuole arrivare. Il reno era così in secca che sono riaffiorati delle bombe da disinnescare (evacuate 45mila persone a Koblenz) mentre a Durban si svolge una inutile ennesima conferenza sul clima e Merkozy ha un piano per salvare l’euro: entrambe le cose hanno in comune che è troppo tardi da un bel po’.
Per fermare o rallentare il cambiamento climatico era già impossibile meta anni novanta, il contadino si ricorda bene di un seminario dove in pratica si diceva “anche se si smettesse subito di bruciare petrolio è troppo tardi perché il processo è avviato e irreversibili”.
Per la crisi dei debiti mondiali (non solo l’Euro, in America la pvertà è già a livelli che uno su sei persone ottiene Food Stamps) l’ultima occasione di fare davvero qualcosa era stata persa tre anni fa, quando gli stati salvarono il sistema ma senza porre rimedi alle cause del disastro. Bastavano leggi più duri per le banche, una tassa sulle transizioni, un aumento forte dei capitali di essi. Adesso gli stati sono molto più deboli, fatto s’è fatto niente e viviamo in un mondo dove le banche non possono assolutamente fallire ma gli stati sì, se proprio necessario e i governi conducono una mezza guerra contro la loro popolazione.
Quindi tempi duri, niente paura e navigare a vista. Almeno è sparito il pagliaccio e la sua compagnia dal governo, non tutto il male vien per nuocere.
vero, finora è stato un autunno solo per finta. se si va avanti così, si arriva a razionamenti dell’acqua 🙁
crisi e mutamenti climatici sono purtroppo correlati, ovvero se si abbassa il Pil, migliora anche l’ambiente.
ma quello che mi fa veramente arrabbiare è che si vuole continuare ad inseguire una crescita ormai impossibile spennando la povera gente, come sta facendo questo governo che nessuno ha eletto.
attenzione! il pagliaccio ha solo cambiato seggiola in parlamento, ma è sempre lì e con lui c’è tutto il circo
Caro Ste, condivido tutto quello che dici.
Il sistema è compromesso, forse a tutti i livelli (economico, politico, ambientale) ma, dobbiamo sperare soprattutto che nella gente prevalgano i sentimenti migliori; cosa che non mi sembra accadere, anzi, forse il contrario.
E, se prevarranno quelli peggiori, l’umanità non avrà un bel futuro, e sarà colpa di tutti.
Ma…. tiremo innanzi!
Buone feste a tutti!
GiBi