Ci sarebbe una via così ben illuminata per uscire da questi crisi:
…. allineare l’organizzazione della società alle esigenze dell’umanità, che si esprimono attraverso le tre facoltà del pensare, del sentire e del volere, ad ognuna delle quali corrisponde uno dei tre settori in cui si può dividere la società: quello culturale, quello giuridico e quello economico. Ad ognuno di questi settori deve poi essere applicato un principio che ne deve stare alla base: libertà culturale, uguaglianza giuridica e solidarietà economica.
In caso contrario si generano conflitti, disuguaglianze abnormi, limitazioni della libertà, come in effetti avviene negli attuali sistemi sociali che non applicano correttamente i tre princìpi ai tre settori. Ogni settore, per funzionare nel modo giusto, andrebbe inoltre tenuto separato dagli altri, quando invece nel sistema liberista vediamo l’economia invadere e dominare gli altri settori, mentre nel sistema socialista è il settore politico-giuridico (lo Stato) a farlo.
Specialmente l’idea che l’economia deve essere solidale e non una guerra tutti contro tutti ha bisogno di essere pensata i modo forte.
Per approfondamenti: www.tripartizione.it/.
[via Gabriele Bertani]
Sì penso che tu abbia ragione.
Dovremmo cercare di abbandonare la logica della competizione per abbracciare quella della collaborazione.
In merito a questo post consiglio “il libro dell’economia partecipativa” – La vita dopo il capitalismo, di Michael Albert – il Saggiatore. Un saggio che propone un modello diverso di economia… molto interessante… ciao