Mercoledì 1mm che delusione; 6mm di giovedì le speranze crescono, 7mm di venerdì che bello, sabato pausa e di domenica buttava giù 42mm, la cisterna traboccava e adesso l’estate fa molto meno paura al contadino. Oggi 12mm e non sembra esaurito ancora la fonte della pioggia. E gli ulivi hanno allegato il meglio possibile, grazie alla tramontana delle ultime settimane che tirava fisso (“Con la tramontana allega ognicosa” dice il Mancini e sembra vero): saranno quasi a grappoli se arrivano al raccolto.
Però la quantità grossa di pioggia sembra aver portato milioni di afidi sulla ginestra. Nel paese si lamentavano già prima del acqua di una invasione nei orti (annaffiati).
Sai dirmi come si combattono gli afidi naturalmente?
anche a me l’estate fa meno paura 🙂
è vero che non ci si deve mai lamentare, ma a pochi chilometri dall’uliveto è vunuta molta più acqua, avrebbe riempito anche le mie cisterne!
@ Harlock: E’ un po’ come la radiazione a Fukushima: non viene distribuita uniforme…
@ Alessandro: di solito gli afidi arrivano quando la pianta è troppo dolce cioè non nel equilibrio ed è già tardi quando sono indebolite, meglio se si può prevenire. Non annaffiare con acqua fredda, concimare con compost maturo, occhio alla coltura precedente/consociazione ecc ecc.
Conosco il sapone di Marsiglia, spolverali con della cenere di mattina quando sono bagnati, macerato di urtica di 24 ore, ma ho solo usato la cenere una volta.
confermo l’invasione degli afidi. anche qua però sono apparse le coccinelle, le zucchine le hanno ripulite tutte!
a sentire i miei vicini ortolani la pioggia non è ancora abbastanza perché non ha inzuppato le zolle grosse, sarà ma intanto siamo messi già molto meglio 🙂
Le coccinelle nostrale o quelle arlecchine? Nelle foto qui è una delle nostrale, ma ho anche una arlecchina, domani faccio la statistica…
Ciao,
veramente di cocinelle ne ho parecchie nel campo. Sono arancioni, hanno molto più di 7 punti.
Per inciso, venerdì scorso dalle mie parti c’è stata una bella tempesta. Ero via, e quando son tornato ho trovato a terra:
– una pianta di noce di 40 anni;
– un melo di 30 anni;
– un noce immenso decapitato (e non so a come fare per sistemarlo, a 10 metri d’altezza!);
– un pino (non so bene la specie) almeno 30 anni;
– ed infine un gelso, di più di 60 anni.
Molte le acacie piegate, ne ho potate alcune per alleggerirle. Ma quelle più grosse sono piegate ad est, con la corteccia strappata. Anche qui non so proprio come fare a tirarle giù.
Completando, sto ripulendo con fatica le piante, tranne il moraro (gelso): vive ancora, fortunatamente, e sto meditando di potarlo e farlo tirar su, puntellato, con il trattore di un vicino.
Scusate la telecronaca ma attendo consigli 😉
SAluti
JS
Le coccinelle sono arlecchine al 100%, ma la tempesta sembra essere stato un piccolo tornado… vedendo le foto di America mi ha colpito come erano ridotte le piante.
Ho tirato su un albero di sambuco ma d’inverno, era cascato con una frana e stava un anno orizzontale. Potarlo prima aiuta credo.
Gli afidi mi hanno infestato il melograno, per questo te l’ho chiesto. Ora cerco di capire come riportare in equilibrio la pianta, sperando che pian piano si ripristini anche l’equilibrio degli afidi.
Quello dell’acqua fredda è un bel problema: abitando in città ed avendo un giardino minuscolo, non posso far altro che usare quella dell’acquedotto.
Vedrò come studiare un sistema per raccogliere un po’ di acqua piovana, e concimerò la pianta come mi hai detto.
@Ste le coccinelle mi paiono nostrane ma ora che me l’hai detto ci faccio meglio caso, però se son arlecchino non le ammazzo di certo visto come lavorano bene 😉 . ho visto stamani che stanno pulendo anche i fagiolini!
ma chi è il mancini ?, io ho letto questo :se piove la mattina e la sera unsi mangia ne la bianca ne la nera… o qualcosa di simile
Domani pubblicherò un po’ di foto delle piante, per apprezzare e capire la forza della tempesta!
SAluti
JS
Per gli afidi sciolgo 50 grammi di sapone di marsiglia in 2,5 litri di acqua e ci aggiungo due bicchieri di alcool denaturato dove ho fatto macerare foglie giovani di eucalipto per 24 ore e poi lo irroro sulle piante colpite. Funziona a meraviglia. Quest’anno ho risolto sulla ginestra, sulle rose e sui fagiolini che erano pieni.