E’ facile pensare o immaginare che il nemico è il reattore nucleare ma il nemico non è la tecnologia. Sono arrivato alla conclusione paradossale che la tecnologia deve essere protetta contro l’uomo. Nel passato, nei tempi dei reattori vecchi, tempi che finivano con il volo di Gagarin nello spazio la tecnologia era stata creata da persone che stavano sulla spalle di Tolstoij e Dostojewski, erano stati educati nello spirito di grandi ideali umani, nello spirito di una scienza bellissima e morale. Avevano una chiara idea politica della società nuova che andavano a creare, una delle più avanzate nel mondo. Ma già nelle generazioni che seguivano c’erano degli ingegneri che stavano sulle loro spalle che vedevano solo il lato tecnico delle cose. Ma se qualcuno è solo educato in tecnica non può creare niente di nuovo, qualcosa per il quale è responsabile. Gli operatori in questa notte erano convinti che facevano tutto bene e in modo corretto, non rispettavano le regole per migliorare ancora le cose, ma avevano perso di vista l’obiettivo principale.
Valerj Legasov, membro della commissione di inchiesta di Cernobyl, morto suicida due anni dopo, in un intervista con Scherbak in questo filmato della BBC (dopo 51:00). Grazie a lui è stato evacuata Pripjiat.