[aggiornato 1 aprile 9.12]
La voce più ridicola è quella del premier giapponese “Fukushima sarà smantellata (se possiamo avvicinarci)”
Esperti sparano teorie: c’è chi dice che nel reattore due il noccioli sfuso avrebbe sfondato già l’acciaio del reattore, c’è chi dice che nel reattore uno sarebbe in atto la fusione con reazioni incontrollate (parte della massa sfusa diventerebbe critica producendo altro calore e radiazioni, in intervalli intermittenti). Un indizio la luce blu vista dalla webcam della TEPCO il 24 marzo, un altro un rivelamento di un isotopo a brevissima decadenza – ma c’erano già altri misuramenti sballati da parte della TEPCO.
Unica cosa certa: perde di continuo acqua radioattiva che finisce in mare, ogni giorni nuovi record, oggi 4.385 volte il limite per il iodio e 500 volte per il cesio. Andrebbe costruito una diga di contenimento, meglio se domani. Ma sarà fattibile?
La contaminazione è arrivata nelle falde: 15m sotto il reattore #1 10’000 volte sopra il limite per lo iodio-131.
Aggiornamento: “no, scusate, abbiamo sbagliato nuovamente i calcoli” (come usiamo fare da anni). Ma i valori per lo iodio-sarebbero corretti. Quindi? Quindi gravissimo.
La prova con la resina per incollare la polvere radioattiva in terra non è stata fatta – pioveva.
E si apprende che non tutti i lavoratori hanno un lettore di radioattività. Proseguono lentamente i lavori di rimozione dell’acqua radioattiva nei canali e stanze delle turbine; grandi problemi di trovare dove metterlo.
Pian piano la zona evacuata (non allargata) diventerà zone interdetta. Per ora non possono impedire alle persone di ritornarci.
Un team militare americana di 140 persone sta per arrivare in Giappone; è specializzato in rivelazioni di radioattività, per monitorare e decontaminare. Anche un altra di queste pompe tedesche per calcestruzzo che usano per riempire le vasche e raffreddare a doccia tutto è in viaggio. Il contadino ha letto la storia del imprenditore in Giappone che – dopo aver visto alla TV i mezzi ridicoli che usavano prima – ha cercato di contattare il primo ministro per offrire la sua collaborazione: ci ha messo due giorni finché poteva proporre la sua soluzione.
Poi gli svizzeri tengono ancora in funzione un reattore vecchio simile con crepe, vicino Berna:
Fonte di preoccupazione sono invece la formazione a partire dagli anni novanta di alcune crepe nell’involucro del nucleo dovute alla corrosione del materiale da parte dell’acqua di raffreddamento. Nonostante le misure applicate (rinforzi all’involucro, additivi chimici nell’acqua), le crepe si sono allungate di anno in anno. Le più lunghe sono comunque circa un terzo del limite massimo di sicurezza e si prevede che la metà di questo valore non sarà raggiunto prima del 2012. Le crepe sono comunque sotto stretto controllo e nuove misure chimiche per la loro stabilizzazione sono in corso.[2]
Non sanno come fare con i quasi mille cadaveri contaminati presso la centrale.
Due pompe immense in preparazione negli USA. Per annaffiare i reattori. Altra acqua per l’oceano?
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