Il 27 febbraio 150 anni fa a Donji Kraljevec sul confine austriaco-croato era nato la persona che al contadino ha dato le chiavi per il mondo.
Sono chiavi che stanno sul tavolo eppure sembra difficile che qualcuno oggi riesca di prenderli ovvero: a leggerlo e (iniziare di) capire cosa ci dice. Günther Zwahlen racconta un colloquio con Dr. Stylianos Atteshlis, meglio conosciuto come Daskalos nel ’90:
Diceva di conoscere Steiner da molto molto tempo e di avere regolarmente contatto con lui. Lui, Daskalos, starebbe pienamente nella corrente cristiana come Rudolf Steiner. Poi letteralmente: “Noi collaboriamo. Non c’è alcuna differenza tra il mio insegnamento e quello di Rudolf Steiner.”
Se m’interessava come sarebbe venuto a conoscenza dell’insegnamento di Steiner in questa vita? Dopo una mia risposta affermativa domandava se sapessi cos’era la Teosofia? Sì. Se io sapevo perché Steiner usciva dalla Società teosofica? Sì, per via di Krishnamurti che i Teosofi spacciavano come reincarnazione del Cristo. Se io sapevo chi era Leadbeater? Sì. Daskalos poi: Leadbeater, che era chiaroveggente, aveva percepito che in Cypro si era incarnato un maestro. Daskalos puntava verso se stesso e diceva “That was me.”
Una delegazione della società teosofica sarebbe venuta a Cipro per invitarlo di giungerla e essere attivo in essa. Mentre stava pensandoci sopra sarebbe apparso Steiner accanto a lui e avrebbe detto: Non lo fare, senno di succede come a Krishnamurti. E così avrebbe respinto l’offerta. (Daskalos, ho imparato più tardi, aveva 26 anni in quel momento.)
Più tardi mi domanda se sapevo chi era Steiner. Mia riposta: so cosa ha detto lui stesso e cosa hanno detto i suoi discepoli più intimi. Annuiva e diceva: “He is a very high being, one of the highest beings at all.” (“E’ un essere molto alto, uno degli esseri più alti in assoluto”)
L’immagine è del treno che porta i congratulanti nel suo paese di nascita.
5 commentiRudolf Steiner era nato presso una stazione ferroviario e cresciuto in altre due e più tardi spendeva molte ore della sua vita in treni e sale d’attesa, leggendo dozzine di libri, scrivendo lettere e preparando conferenze e riunioni, seduto tra gli altri passeggeri, Simbolicamente questa vita “on the road” è stato usato come Leitmotiv per le preparazioni dell’anniversario.”