Uno stato così, con dei conti economici così, non ha scampo: manca un anno, forse due o forse anche cinque, ma siate preparati a ciò che da mesi e anni anticipavo, e ora si fa concreto, il default è vicino, speriamo che la tragedia che rappresenterà sarà scenario di un nuovo dopoguerra, pieno di potenzialità per le generazioni future…
Un analisi che non fa una piega. Viva l’Italia del dopo default.
Aggiornamento: Sembra un po’ in contrasto con il miele che uscita stamattina dalla Radio dove si sono bagnati e rufalati nel “non siamo tra gli ultimi”.
Gli ultimi invece hanno un debito a testa (da bambino appena nato fino al vecchio morente) di 513.000 US$; o triste Irlanda, un altra strage di patate.
Parole più che condivisibili, anche evitando il discorso finanziario. Sono ormai un paio di anni che sto aspettando il default, inteso come azzeramento della vita/civiltà come adesso la attendiamo.
Non vedo l’ora. Sono pronto a soffrire, tanto adesso… cosa c’è da salvare? Uno che aggiunge le braccia alle statue di 1900 anni… (eh no, non parlo mai di B. ma stavolta per me è troppo grossa).