Le api. Le formiche. E il terzo? I coralli.
Il danno prodotto dalla petroliera-carboniera cinese Shen Neng 1 che si è andata ad incagliare nei giorni scorsi sulla Grande Barriere Corallina australiana sarebbe molto più grave di quanto si pensava all’inizio.
Secondo quanto ha detto oggi all’Abc David Wachenfeld, il capo degli scienziati della Great Barrier Reef Marine Park Authority (Gbrmpa), la nave cinese avrebbe causato un danno diffuso che potrebbe richiedere 20 anni per ottenere un completo recupero. La Shen Neng 1 avrebbe scavato una breccia di circa tre chilometri nella barriera corallina al largo di Rockhampton. «Questo è di gran lunga la più grande ferita fatta da una nave che si sia mai vista fino ad oggi sulla Grande Barriera Corallina oggi.