Per adesso è confermato la versione degli apicoltori:
In Italia, sospesi nel 2009 i trattamenti per la ‘concia’ dei semi di mais a base di neonicotinoidi, non sono state riscontrate morie massive di api. Soltanto l’anno precedente circa il 50% della popolazione degli alveari era morta (il livello più alto dell’Unione Europea, che in media ha toccato il -25%. Fonte Efsa), con un danno enorme per l’agricoltura…
“Avevamo ragione a denunciare il killeraggio dei nenonicotinoidi, visto che il Ministro Luca Zaia ha annunciato la sospensione della concia dei semi anche per il 2010. Ma c’è di più –ha dichiarato Francesco Panella, presidente nazionale dell’Unione Apicoltori Italiani-, le ricerche della dottoressa tedesca Hedwing Riebe e del professor Vincenzo Girolami dell’Università di Padova evidenziano che il veleno dai semi risale sulla superficie della pianta con il fenomeno della ‘guttazione’. Quel ‘sudore’ si asciuga e la molecola chimica velenosa imbeve la rugiada del mattino, che transita per contatto o prelievo su altri organismi. Le multinazionali degli agro-farmaci da anni conoscono questo fenomeno –ha concluso Panella- ed hanno deliberatamente nascosto la verità alle istituzioni comunitarie ed ai cittadini”.
Non è facile tener testa contro il potere della Bayer e altri, e una sospensione non è un divieto.
Per i dettagli cosa fanno questi nenonicotinoidi: Appunti sul gaucho
PS: Quello che evidentemente non funziona è il sistema degli studi scientifici, visto la realtà dei fatti. Un problema grosso è che chi li ordina è interessato a un certo risultato (nel caso della Bayer vuole dimostrare l’innocuità per le ape del veleno):
Bayer claimed that several studies had been made in open air as well as in greenhouses in Argentina, Canada, Germany, France, Great Britain, Italy, Sweden, South Africa, Hungary, and the United States, and that all those studies confirmed Imidacloprid was not dangerous to bees.