Quel che segue e una sintesi di un articolo del Spiegelfechter, noto blog tedesco, dal titolo “Euroland ist abgebrannt”, bruciata. Come purtroppo sappiamo in pochi la Grecia è sull’orlo della bancarotta, anzi, lo è di fatto.
Scenario I: Freno totale alla spesa, politica di lacrime e sangue. Ma chi non ha più soldi non li può spendere, l’economia muore, il tutto ritarda solo il default, la bancarotta.
Scenario II: Allora la Grecia fa il default, come fecero l’Argentina e la Russia (nel ’98). Crisi bancaria con ripercussioni su tutto l’Europa. Se l’Europa fa fallire la Grecia più nessuna fiducia per titoli di tesoro spagnoli o portoghesi (o italiani). L’Europa questo non si può permettere.
Scenario III: Arriva il FMI, o la Cina, o l’Europa – paga qualcuno.
Il primo vuole sempre certe condizioni (neoliberiste) che la Grecia non può attuare perché vincolata con i trattati europei. La Cina vuole in compenso una partecipazione alla banca nazionale della Grecia e questo Europa non vuole, ma è interessato in quanto è già creditrice.
Scenario IV: L’Europa paga, Grecia esce dall’euro, per far compagnia alla Polonia e all’Ungheria, posizione naturale (prima che falsificavano tutti i conti per entrarci – e tutti a guardare da un altra parte, come mai?). Segue per forza una forte svalutazione della loro moneta.
Scenario V: Salviamo la Grecia, la faccia, e inflazione per tutti. Non solo la Grecia, ma tutti i PIGS (Portogallo, Italia, Grecia, Spagna) verranno sovvenzionati dai cugini ricchi, ma anche questi finiscono i soldi.
Se avete soldi (numeri su una carta o su un conto): investiteli, ma presto, comprate un trattore, un qualcosa di materiale.