Dunque, il contadino vorrebbe mettere assieme un po’ le cose di quest’anno. Fatto il primo taglio del fieno è una specie di intervallo prima della seconda corsa. Per adesso c’è da togliere l’erba dappertutto e star dietro alla vigna, è sempre un miracolo quanta roba esce da quel pezzo di legno. Per avere il quadro: Oggi era da Beo per prendere 20 presse che questo non voleva (il primo taglio non è buono per conigli) e lui fa:
“Ma un annattaccia come questa non ho mai visto… è grave, veramente… il grano da buttare via, i girasoli non crescono, 450 euro solo per il concime…” e così via. E siccome lo dice tutti gli anni il contadino l’ha chiesto: “Ma te in quest’ottant’anni hai mai visto un annata a modo?” e lui “Mai” e il contadino: “Ma qualcosa avrai mangiato, per arrivare a oggi, no?”
Orto: Male le patate, il contadino avevo ripiantati le sue tutto felice che l’anno scorso ha raccolto un quintale e bastavono pure per seme. Ma tanti tanti non sono nati e invece di fare germogli hanno fatto piccole patatine sottoterra. Ravanelli grandi come pesche. In una auiola glòi agli marciscono di fondo, i fagiolini a metro vengono mangiati e sciupati da qualche animalaccio: seminato due buste e ancora manca la meta.
Per il resto manca l’acqua per far partire tutto, è un mese che non piove.
Frutta: Le mele non hanno fiorito, le pere non hanno allegato niente (sono 6 o più anni che non si vede una pera) e le ciliege sono cascate tutte; niente nespole e albicocche. Bene invece le susine (selvatiche), gli alberi sembrano finalmente di uscire da anni di una crisi nera, stavano quasi scomparendo. Pure bene stanno i peschi, bisogna ramarli due volte contro la bolla di febbraio, né è la prova una pianta che ha ramato solo una volta.
Vigna: Fiorisce e visto che non piove è tutta sana e promette molto bene (giusto per far poggio e buca con l’anno scorso che era cascata tutta)
Olivo: Si stanno riprendendo ma sono sempre mezzo bruciati. C’è di tutto, da molto brutto a discreto e pure bello, dipende dalla posizione e dal terreno. Sembra tra Firenze Pisa Siena la stessa musica.
Detto brevemente in tre foto:
ll mignolo è un gran bel albero, fallisce mai.
mio nonno, che aveva il frutteto, si lamentava sempre…
…ed oggi si lamenta la mamma, che ha orto e frutteto solo per passione e non per reddito!
poi si lamenta il pastore, perchè in pianura fa troppo caldo, ma non può salire in montagna perchè c’è ancora troppa neve (che sta sciogliendo grazie al caldo!!!!)
mai, mai che ci sia l’annata giusta, ecco!
(comunque, qui zero albicocche, zero ciliegie, pesche abbastanza bene – per ora, se non grandina – mele e pere così così)
Qui da me in Umbria di ciliegie ce ne sono a carrettate, come ogni anno (mai stata alternanza di produzione o un’annata no), albicocche poche, ma più dell’anno scorso, prugne non ho controllato, per gli olivi si preannuncia un’altra buona stagione, confidando che l’estate sia clemente, con le giuste piovute, al momento giusto.
Le lenticchie (un ettaro) sono state sovrastate dalle malerbe e forse salta tutto il raccolto, sto già in semi-lutto al solo pensiero…
Le stagioni son da prendere come vengono, non ci sono dubbi, ma se ogni tanto ne andasse dritta qualcuna in più, non sarebbe male!
Buon tutto a chi passa di qui, a Ste e alla pastora Marzia (ho girovagato per il tuo blog, wow! Ho visto anche i due video sulla transumanza, grazie per la segnalazione! Noi ormai abbiamo solo una quindicina di pecore e le abbiamo messe in vendita da un po’…).
…manca l’acqua: ogni anno è sempre la stessa musica, o piove troppo, oppure non piove mai!
Dal veneto: acqua in abbondanza nel sottosuolo! E si nota. Le piante, praticamente tutte, sono cresciute il doppio dell’anno scorso. E’ piovuto parecchio, e questo aiuta. Noci belle grosse, susine abbondanti quest’anno. Ciliege e marasche poche ma gli alberi son ancora giovani, così come le pere (3) e le albicocche (una decina). Melograno ancora niente. Il vecchio albero ritorto di mele, che cadrà presto (i tarli lo stanno finendo) colmo di piccole mele. Devo pomparlo ancora una volta.
Per ultimo, i gelsi stracolmi di more nere, bianche e rosa, anche dopo il taglio dell’inverno.
L’orto sta andando bene, per adesso: rapanelli piccoli ma buoni, zucchine spettacolari, insalata buona. Pomodori peperoni sedano e carciofi crescono. Le carote se le sono mangiate le talpe.
E concludendo, le 4 giovani galline producono da qualche giorno 2-4 uova al giorno. Uno spettacolo.
Già, l’acqua di sotto si nota, pure la ginestra è cresciuto del doppio…
Ieri l’altro dopo un mese di secco secco 11mm in 15 minuti: un diluvio mescolato con grandine, fosse che traboccano, poco danno ma insomma era uno stress 🙂
Qui vicino a Francoforte aspettano il caldo perche’ asciughi il grano e l’erba da foraggio per la mietitura.
Sebbene non vi sia annata senza problemi, alla fine dell’anno i conti sono sempre tornati, mi diceva oggi un contadino a tempo parziale. Beato lui.
MIO NONNO MI HA INSEGNATO A PRENDERE LE TALPE,NEL TEMPO LE TRAPPOLE LE HO MODIFICATE E ORA DANNO DEGLI OTTIMI RISULTATI.MOLTE VOLTE AGRICOLTORI MI RICHIEDONO L’INTERVENTO E SONO CONTENTO PERCHE RINGRAZZIO MIO NONNO DEI SUOI INSEGNAMENTI. CIAO A TUTTI GIOVANIN
ciao ti chiedo ,per fafore come sono le trappole.che tuo nonno a modificato .ciao