….tipo allontanarsi dal podere di primavera. L’idea è di falciare il prato giovedì pomeriggio, ramare la vigna venerdì mattina e poi partire per sentire cosa racconta Pietro Archiati a proposito degli spiriti elementari, demoni e angeli. Per fare un bel lavoro andrebbero pure piantati cipolle pomodori peperoni prima, e aver finito gli ultimi ulivi non sarebbe male.
Che un trapano esiste solo perché prima c’era l’idea di un trapano sembra ovvio a tutti. Nell’anno di Darwin occorre non perderlo di vista, lo spirito che sta dietro a tutte le forme fisici. Un ottimo approccio sono questi colloqui.
…e che il podere, bene o male, lo puoi lasciare… il gregge invece no!
Questo è verissimo. A meno che non ci sono due pastori 😉
ciao Ste, spero che tu riesca ad andare, Archiati vale vertamente la pena. Buoni ascolti! (in tutti i i sensi -ed in tutti i “sovrasensi”- 🙂
il link ai quaderni di flensburg va sistemato
non ci credo che vai fino a roma (anni luce per te…)
E invece sì, ho falciato il fieno ieri (che brava la falciatrice BCS: m’ha detto che stava per perdere un dado essenziale un attimo prima), ramato la vigna stamattina e fatto la doccia 🙂
Grazie per la segnalazione del link interrotto.
mannaggia! se l’avessi saputo prima, non fosse il mio compleanno domani e non venisse la mia terribile mamma apposta; si poteva andare insieme…
eh, i pastori sono sempre in tre, quando ne manca già anche solo uno, per gli altri due sono guai… specie poi adesso che nascono agnelli come se piovesse!
Sei tornato a Roma?
Un bel finesettimana, poi ci racconterai…
Spero che tu sia riuscito a venire a Roma. Magari hai conosciuto la mia carissima amica Stefania Carosi… da sempre organizzattrice dei convegni di Archiati.
Io non ci sono andata, perchè abbiamo avuto papà agonizzante proprio in quei giorni e ieri ha finalmente smesso di soffrire.
Aspettiamo i tuoi commenti.
Accompagnare uno che sta morendo ha la precedenza su tutto, ovviamente. E per il resoconto ci vuole ancora un po’ che viene un po’ lunghino.