…e saluta non solo “tutti gli italiani”, ma anche “tutti coloro che venendo da lontano operano in Italia nel rispetto delle regole e meritano il pieno rispetto dei loro diritti”.
Con la logica aristotelica si deduca che gli italiani si meritano sempre un saluto del presidente dello stato, siano camorristi, mafiosi o evasori mentre agli stranieri toccherebbe rispettare le regole (che la realtà è ben diversa, nel bene e nel male)
buon anno anche a te contadino. è solo da poco (un paio di mesi) che seguo il tuo blog, ma mi sembra di conoscerti da sempre. La logica aristotelica non mi sembra fare parte del tuo modo di sentire le cose, per cui lascia che le parole, spesso inadeguate, trasmettano il senso di speranza che il presidente Napolitano cerca di riportare negli “italiani di buona volontà” che, per fortuna, sono ancora la grande maggioranza. Auguri a te e buon raccolto. Max
io, che mi contento di poco, ho apprezzato che siano stati rivolti saluti a “tutti coloro che venendo da lontano…” ma ho particolarmente gradito il richiamo alla sobrietà, spero che il messaggio del presidente sia ascoltato e “condiviso”. auguro a tutti noi un anno che aiuti a crescere una felice, consapevole, dignitosa umanità
Un saluto non si nega a nessuno. Mi auguro di poter presto salutare (alla stazione, nei porti, in aertoporto…) moltitudini di persone in partenza dall’Italia. Secondo la logica della pila (“Last in, first out”), ovviamente.
Anzi, guarda, vado più in là: in partenza dal Piemonte, e più precisamente dalla mia provincia, che è meglio.