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Appunti sulla lampade a basso consumo

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Premessa: Al contrario a cos’abbiamo creduto finora le lampade al neon non esistono quasi (a parte quella nel cercafase). Sono invece lampade fluorescenti ad Argon (che sempre un gas nobile è) e una percentuale di mercurio, da meno di 1,5 mg nelle lampade di fascia alta fino 5 mg (massimo consentito dalla direttiva europea RoHS). Se si rompe una areare bene la stanza, il mercurio evapora; se si rompano tanti è un pasticcio.

Riciclare le lampade fa solo senso se sono intere quindi. Il mercurio contenuto nelle lampade fluorescenti è era circa l’1% del mercurio in giro e può essere recuperato bene, mentre i altri metalli (rame, alluminio, zinco) presenti meno. La quota di riciclo dai privati in Germania è al 10% mentre quella dell’ industria ecc è al 90%, così il 30-40% viene smaltito a modo.

L’accensione di quelle compatte ad alta pressione usa una corrente più forte che corrisponde al consumo di alcuni secondi.

Sembra che l’intensità della luce si misura in lumen:

Lampade a incandescenza: 12–15 lm/Watt
Lampade alogene: ca. 25 lm/Watt
Lampade a basso consumo: ca. 60 lm/Watt

Tempo di vita: da 5 fino 15 volte maggiore rispetto ai bulbi ( che campano 1000 ore). Dopo 2000 ore possono perdere da 8 fino 43 % della resa in luce (se hanno un tempo di vita invecchiano pure, giusto). Sembra che campano più a lungoo “libere” invece racchiuse in portalampade.

Elettrosmog: da 19 a 65 V/m in 30 cm, valori molto più forti di quelli consentiti per gli schermi, valori sotto la soglia solo a m 1,50. Chi crede nel elettrosmog fa bene di non usarle accanto il letto e sul tavolo (esistono sempre le alogene per fortuna e forse la mafia importerà bulbi per il mercato nero).

Modelli buoni si possono accendere/spegnere fino 190mile volte e su 15 anni si risparmia con una lampada di 11 W circa € 150.

(fonte di tutto: wikipedia tedesca)

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Il contadino si ha dovuto ricredere. Per il suo impianto a isola ha da sempre usato le alogene, anche perché l’unica volta che ha comprato una “neon” di 13 W faceva un lume bianca da nulla. Ora invece esistono modelli perfetti a 12 e 24 Volt e ha cambiato quasi tutte le lampade (al soffitto perché lui ci crede nel elettrosmog).

Quello che manca (forse) è un bel test per stabilire la qualità delle lampade in giro, e sopratutto ridurre l’inquinamento luminoso, quindi cambiare la mentalità: buio è bello. E rimane il fatto che saremo costretti con la forza di usarle. Le scelte di proprio volontà e conscienza sono sempre di qualità superiore.

5 commenti

  1. Aldo 12 Dicembre 2008

    Ste: “Buio è bello”.

    Sei uno dei pochi ai quali ho sentito fare questa affermazione, che condivido. La notte è fatta per essere buia. La paura del buio è tipica dei bambini: cresciamo.

  2. Andrea 12 Dicembre 2008

    Ciao Ste,
    il futuro è a led, anzi i power led. Nessun problema di inquinamento luminoso, perchè i led producono una luce molto direttiva. Oltre a questo, si sono raggiunti livelli di 60 Lm a Watt, eguagliando le lampade a basso consumo. E poi ci sono anche a luce calda.
    Guarda cosa ha fatto il sindaco di Torraca: tutto il paese illuminato a Led.
    Andrea

  3. francesca 12 Dicembre 2008

    Ciao Ste,
    una domanda OT per curiosità: com’è il tuo parco macchine? (voglio dire a parte il trattore Ferrari:)) Possiedi auto, moto etc, e come sono alimentate? Io ho una Y10 del ’92 che teme il freddo e l’umidità: infatti ora sta soffrendo molto.

  4. ste 13 Dicembre 2008

    Appounto il ferrari, poi un fiat 445 cingolato anno 1963, una falciatrice BCS, un vespino, una motosega, un cespugliatore, un trapano e una smerigliatrice.

    Ma la pastore possiede un Ford Fiesta ma non si ricorda di che anno. Dell’aspetto direi ’91.

  5. Andrea 15 Dicembre 2008

    Dimenticavo…
    le lampade a led non producono ne raggi UV e non emettono onde elettromagnetiche..

Commenti chiusi.

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