Nell’anno 1924 Rudolf Steiner nel suo Corso sull’agricoltura parlava tra altro anche delle differenze dei vari tipi di azoto, definendo quello contenuto nell’aria “morto” (se sarebbe vivo l’uomo non potrebbe avere una coscienza lucida, sarebbe in uno stato tipo sognante) e quello nel letame “vivo”, e che “concimare” significa in verità vivificare la terra. Per la scienza materialistica azoto è semplicemente l’elemento N ed è tutto uguale e concimare vuol dire mettere a disposizione delle piante degli elementi come N, P, K,Mg e altri.
Ma anche la scienza qualche passo fa e ora hanno messo a punto un metodo d’analisi per distinguere i prodotti biologici da quelli convenzionali:
Uno dei criteri di crescita utilizzati nell’agricoltura biologica è l’impiego di fertilizzanti organici, che spesso contengono anche deiezioni animali. Durante la crescita, frutta e verdura si trovano così ad assorbire azoto dal fertilizzante ed è proprio questo atomo che viene analizzato nel test.
L’”impronta” dell’isotopo di azoto proveniente dal letame animale è diversa da quella lasciata da un prodotto chimico industriale.
Scoperta scientifica con quasi 100 anni di ritardo rispetto al Dottor Steiner: N non è sempre uguale a N.
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