Il contadino pensa purtroppo che per farci uscire dalla follia nucleare definitamente ci vuole un secondo Cernobyl, non basta versare qualche centinaio di chili di uranio in un fiume.
La perdita, conclude la commissione, avrebbe riversato nei fiumi “uno scarico più di 100 volte superiore al limite annuale”. Si è fatta sentire anche l’organizzazione ‘Uscire dal nucleare’, secondo la quale “è impossibile che una tale fuga, contenente uranio, non abbia conseguenze importanti sull’ambiente e sulla salute delle persone”.
In Germania in una vecchia salina usata come sito da stoccaggio delle scorie va in giro un liquido radioattivo 750 metri sotto terra. Sarà questo il futuro: dappertutto scorie custoditi male per causa del crollo energetico e della mancanza dei fondi. E purtroppo non ci sono segni che smettiamo, anzi. L’uranio deve rimanere dov’è: nelle miniere, porta solo del male.
E non è un pensiero bello che l’unica cosa che può fermarci è un incidente belle grosso nel centro dell’Europa (o si dice €-landia ora?), per niente.
Non voglio un’altra Chernobyl, Ste. Ricordo nettamente quei giorni di fine aprile: il senso di impotenza dentro ad un mondo apparentemente uguale, ma che tutti sapevamo tanto più malato. E l’angoscia del peggio, finchè non hanno eroicamente in qualche modo rabberciato un po’ di cemento su quel reattore.
Guarire passando da un’altra tragedia sarebbe come un ubriacone che smette di bere dopo che il fegato gli si è spappolato per la cirrosi. E comunque, dopo la cirrosi non tutti gli ubriaconi smettono di bere.
Nessuno vuole un secondo Cernobyl. Ma ora succede un inquinamento radioattivo strisciante, un po’ qui, un po’ là, per non parlare dell’uranio impoverito sparso a tonnellate nelle varie aeree di conflitto. E i politici sembrano di voler andare avanti a tutto gas su questa strada, con la scusa del peak oil. C’è solo da sperare che riusciamo di fermare il nucleare politicamente, ma lo vedo duro.
Dato quello che succede, forse meglio €-LAND.
Che manca solo Paperinik…
e, con l’occasione, si augura buona vananza (almeno a me che parto)
🙂
Ma è la stampa che prima non ci faceva caso o è questo governo che porta male? Da quando Scajola ci ha iscritto al club del nucleare (mica pizza e fichi,ueh), prima l’incidente in Slovenia e adesso in Francia. Se poi neanche la Germania riesce a gestire i rifiuti nucleari, come pensiamo di riuscirci noi che non riusciamo neppure a sistemare la spazzatura domestica?