Fino poche ore fa le autorità del paese negavano l’ingresso dei soccorritori, diverse squadra erano ferme al confine in attesa dei visti, in particolare non si accettavano interventi da parte americana. Adesso, finalmente, la situazione si è sbloccata e presto arriveranno aiuti da Onu, Unione Europea, Stati Uniti (che hanno affidato 3 milioni di dollari all’Onu per bypassare l’opposizione delle autorità birmane), Nuova Zelanda e altri paesi.
La faccia senza maschera del potere militare in Birmania/Myanmar.