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Mentire ai bimbi

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Stamattina il contadino era alla posta, o almeno in quel che è rimasto di un servizio e di una infrastruttura di una volta. La strategia imprenditoriale è quella di generare code tramite una rotazione sistematica del personale, appena si sono ambientati – zac, sostituiti. Almeno nessuno piange quando chiuderanno definitamente gli uffici piccoli come questo in paese, per ora è aperto a giorni alterni. Forse l’idea dietro questo bisnes model è quella di vendere meglio qualcosa di queste cose in bella mostra intorno allo sportello.

Era lì che lo sguardo dell’imprenditore agricolo professionale cascavo su un libro intitolato “La Fattoria”. Andrebbe vietato, per inganno di minorili premeditato con aggravante di Kitsch.

(questo assomiglia più alla realta…)

5 commenti

  1. chabba 3 Aprile 2008

    Oops, guardacaso è nella libreria del mio bimbo.
    A cosa ti riferisci e scusa se ti faccio alzare la pressione 🙂

  2. ste 4 Aprile 2008

    Se mi fai alzare la pressione mi faresti anche un gran favore -l’ho bassissima di primavera 🙂

    Mi fa rabbia il mondo finto-reale. Se si parla di fiabe e favole tutto è giusto, ma una fattoria non dovrebbe assomigliare a babbo natale e le fate ma oggi è così.

    (ho inserito nel post il video della fattoria)

  3. davide 4 Aprile 2008

    bè…io ho un fratellino piccolo prima o dopo gli strappo le pagine che non dicono la verità…alcune addirittura scambiano le stagioni…

  4. chabba 4 Aprile 2008

    wow, bellissimo il sito consigliato!
    Il problema da risolvere è come dirlo a un bambino di due anni. Non che sia impossibile certo (anche se, sigh, ha un nonno macellaio) ma riuscirci non è semplice, e penso che se mi avessero messo di fronte alla realtà a me da bambino non so cosa avrei pensato.
    Raccolgo consigli in merito…

    PS: Il libro è davanti a me e sinceramente dopo meatrix non so che farmene, magari gliene parlerò come di un posto ideale dove dovremmo tornare.

  5. Archimede 9 Aprile 2008

    Certo che erano belli i tempi in cui si andava in posta per spedire una lettera, e gli impiegati erano lì proprio per spedirla… non per far finta di essere la banca di Paperopoli, nè per cercare di venderti a prezzi assurdi penne biro, cartoleria varia e libri e DVD da reminders…

Commenti chiusi.

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