Olga ha regalato (anche se sbolognato sarebbe più corretto) un cellulare vecchio alla pastora per il suo compleanno e domani per quello del contadino dovrebbe arrivare l’adsl con l’effetto che il numero di casa risulta meno occupato (due arieti in casa, sì).
Ma uno che cosa fa con questa banda allargata? Abbonarsi a last.fm che sembra perfettamente integrato in Amarok? Aggiornare lo sistema operativo che poi dopo qualcosa non funziona più? Google Earth? YouTube? O scaricare i podcast di radiotre (oggi a potare gli ulivi ha portato dietro il cosino degli mp3 che ha pure la radiolina – ma che prende solo nell’oliveto detto di sopra – e ascoltava Radio3Mondo dove parlavano delle elezione e c’era un candidato di un certo popolo della libertà – e lì già non si capisce l’altro popolo chi sarebbe poi – era del nord-est ed era tutto entusiasta su questa idea di detassare i guadagni extra che uno farebbe con gli straordinari e altri incentivi che danno agli schiavi moderni, parlava di un nuovo tipo di uomo che è imprenditore di se stesso, un capitalismo individuale o gli imprenditori dipendenti – aveva coniato una espressione tremenda nuova tutta sua che purtroppo il contadino non si ricorda di preciso ma era meglio che fosse non sentiva neanche queste idee malate. Meno male che dopo a radiotrescienza c’era Stefano Rodota).
Ecco, un modem di 52 kps e una radiolina che non prende ovunque sono anche una specie di filtro non da sottovalutare.
Sai che pensavo qualcosa di simile in questi giorni?
Ho cambiato casa da poco e ora mi collego a 56kb. Potrei passare all’adsl, ma mi sono detta “per un po’ tengo questo”. Dove stavo prima c’era l’isdn, che non e’ molto piu’ veloce ma la differenza si sente.
Ebbene, mi sono accorta, in questo primo periodo a 56kb, che poca banda equivale a selezionare per bene quel che si vuole scaricare davvero, che siano immagini, siti, filmati. E non e’ mica una brutta cosa, anzi. E’ un “filtro”, davvero. Ed e’ anche un buon insegnamento.
Inoltre, i 56k flat di Telecom costano 12 euro al mese, l’adsl più economica quasi il doppio (20 euro, anche se spacciati ovviamente come 19,95 pensando che siamo tutti scemi). Che, li buttiamo via 96 euro l’anno?