Da sempre qui il problema dall’acqua affiora con regolarità qui. Uno dei primi investimenti fu un doccio in PVC (come si farà senza il PVC?) per raccogliere l’acqua del tetto della stalla e condurlo nella cisterna anche lei. La cisterna serva i rubinetti in casa e gli animali, e se non piove per un po’ il contadino guarda tutti i giorni con ansia se l’acqua copre ancora la pompa. Di solito piove nell’ultimo momento e poco, ma piove.
Poi fu l’arrivo del pluviometro o come si chiama quel bicchiere con le righe per misurare la acqua, dieci anni fa (e l’arrivo del pozzo, anche lui, ma questo è un altra storia). E si cominciava a dire: “Quant’ha fatto?” e se la risposta è “17mm” o “23mm” sono tutti contenti. E si segna sul calendario la cifra e si fa il totale fine mese. Qualche giorno fa un amico che capisce di queste diavolerie di Excel ha costruito un foglio che fa tutte queste curve e altri ancora (se lo volete per caso per poter inserire la pioggia vostra è qui, prego). Naturalmente la pioggia è naturale e 10 mm non sono sempre 10mm o meglio a volte piove poco e fa tanto e a volte piove tanto ma fa poco (per esempio ora piove poco ma inzuppa tutto il pianeta terra, sembra).
Sorprendente è quest’andamento a onde regolari: tanto-poco-tanto. E si può dire che con il cambiamento climatico la primavera tende a diventare più asciutto (non è bene, si dovrebbe sentire l’erba crescere sotto le pioggiarelle).
C’entra anche il lavoretto che il contadino sta per finire (sono più di dieci anni dall’inizio, come mai uno deve sempre finire delle cose?), cioè il piccolo fitodepuratore con stagno annesso. Si spera di poter ricuperare qualche annaffiatoio per i fiori almeno, e magari ritorna anche un ranocchio o due che sono anni che non si sentono più.