Ieri un premio per il suo impegno e domani a Parigi davanti a una commissione del Consiglio d’Europa parlerà delle liste nere.
Dick Marty – ha proseguito Sommaruga – ha sempre sottolineato che nella lotta al terrorismo i fini non giustificano i mezzi, continuando a chiedere ai governi una maggiore trasparenza in merito. Il relatore speciale del Consiglio d’Europa si è pure mostrato inflessibile anche nei confronti del governo svizzero, che aveva tollerato i voli della CIA nello spazio aereo elvetico.
Uno che era finito innocente sulla lista è Youssef Nada, Italiano di origine egiziano. Secondo Marty tra le migliai iscritti ci sono degli altri innocenti che non hanno alcuna possibilità di difendersi o chiedere la rimozione.
Essere sulla lista significa una “condanna a morte della sua vita civile” per l’iscritto. Senza processo né appello. L’unico barlume grazie al suo lavoro è che ora a) ti informano se ci finisci e b) i singoli paesi possono chiedere la rimozione di una persona.
E’ bello che ci siano ancora persone cosi’, in giro. Per quel che puo’ servire, vista l’aria che tira.
[…] che qui s’è parlato qualche volta della faccenda si fa volentieri un po’ di sano attivismo politico. Con la scusa del terrorismo si aboliscono […]