Il contadino ha parlato male del wifi come lo fa pure il governo tedesco e nei commenti veniva chiesto come reagirebbero le api. Ieri c’era l’apicoltore qui (che sta facendo una lotta molta seria e impegnativa contro la varroa di questi tempi, chi dorme ora si trova senza api la prossima primavera) e si ragionava di questo.
Lui un test involontario l’aveva fatto una volta: Portava i bozzoli delle regine nuove nel suo capello e li metteva sopra il cellulare in macchina, sul sedile accanto. Normalmente ne nascono circa l’80%, da quelle sono nate invece neanche il 50%.
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Ste, se hai l’apicoltore ancora a portata di mano puoi chiedergli se è vero che la razza di api italiane va perdendosi perchè ormai sono tutte incrociate con api straniere? E se è vero che le regine ormai si comprano invece di farle nascere in alveare, e che le dimensioni delle celle degli alveari sono innaturali? Grazie!
Scusa la risposta tardiva, ma l’ho rivisto solo oggi, sempre a trattare contro la varroa. Dunque:
1) In Italia si può dire che le api sono al 90% di razza italiana, ai confini verso il nord sono più mescolati mentre le ape siciliane sono stati sostituite interamente con api italiane: erano meno produttivi e più aggressivi ma secondo lui hanno sbagliato. In Australia invece vivono solo api puri italiani…
2) Con le regine c’è chi li compra (a Bologna nell’istituto allevano regine 100% italiane e anche lui ne già comprate) e chi gli alleva.
3) C’era il tentativo di darle il foglio di cera (dove costruiscono sopra) con celle più grande, ma ora con la varroa è meglio che le larve hanno meno posto, quindi non si fa più.