Per arrivare in prima pagina ci sono due metodi: o nudo o violento. Il fotografo Spencer Tunick ha distribuito 600 volontari nudi sabato scorso sul ghiaccio dell’Aletsch in Svizzera in collaborazione con Greenpeace. L’idea sarebbe di sensibilizzare la gente per il riscaldamento globale ma puzza di più di un egotrip del artista che sfrutta l’idea dei nudi di massa da ben15 anni.
Se poi sul sito di Greenpeace si deve leggere che abbiamo esattamente 8 anni per scongiurare il pericolo viene da ridere.
Eight years to act
According to the Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) the world only has eight years remaining to take the urgent action needed to curb catastrophic climate change. Without swift action, the damage could become irreversible. Never before has humanity been forced to grapple with such an immense environmental crisis.
Una affermazione così è semplicemente demagogica e con scienza non ha da fare niente. Invece di rincorrere il fantasma di fermare il cambiamento climatico sovvenzionando biodiesel e altre stupidaggini bisogna prepararci di affrontarlo, viene come viene. In primo re-instaurando una agricoltura biologica locale di circuiti chiusi e corti.
quello che hai scritto è oro colato! mi trovi totalmente d’accordo… purtroppo anche chi si dovrebbe far portavoce di metodi e strategie per affrontare la crisi ecologica segue ancora i pensieri di quella parte di scienza “perfezionista” (vedi che meticolosità…”8 anni”)e che secondo me, è anche stata la maggiore responsabile dei problemi di cui la Terra soffre. Saluti.