– fieno: fatto
– acqua: preso 4 viaggi (3000lt) dal vicino e buttato nella cisterna, il pozzo fa 300lt/giorno, forse. Seccano gli alberi in qua è là. Mandeteci un po’ di pioggia…
– acqua da bere: presi 5 stagne d’acqua comunale (lasciandolo riposare qualche giorno è meglio)
– vigna: zappato, ramato zolfato già da qualche settimana; a posto.
– ulivi: tutti lavorati, ma intanto non ce ne sono ulive.
– orto: fatto la prima conserva di pomodoro; Manca raccogliere le cipolle invernine. Stesso discorso dell’acqua.
– pecore: si può pascolare sull’erba medica falciata del vicino. A posto quindi anche loro.
Allora il contadino si prende una vacanza (pure anche dalla rete per un po’, senno che ferie sono). In mancanza di fantasia e soldi andrà in Svizzera (terra materna; invitato da amici in questa casotto qui sopra) e in Germania (terra paterna). Se si ricorda bene sono quattro o cinque anni che non lascia il podere d’estate.
Buone vacanza anche a voialtri, se le fate, e senno buone non-vacanze che è lo stesso, quasi. Essere vacante è uno stato interiore.
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