Ha sollevato un po’ di polvere tra i dipendenti l’intervista a Battista Cassano, direttore del dipartimento di psichiatria del Santa Chiara di Pisa, giustamente, ma bisogna vedere il bicchiere mezzo pieno: La nostra dose di rete quotidiana ci preserva dall’alcoolismo e di peggio ancora:
Un ragazzo poco tempo fa ha detto che nonostante la cura non si sentiva pronto a tornare alla sua vita normale. Un altro ha confessato che guarire dalla dipendenza da internet lo può gettare in una patologia più grave come la dipendenza da droghe ed alcol.
La colpa non è di internet come non è del alcool, ovviamente. Ma forse da un po’ siamo più soggetto a drogarci: con gli acquisti, con gadgets, con gli sms (da non-possedente di un cellulare il contadino pensa che questa dipendenza è molto maggiore e brutta di quella di internet), con il lavoro, con potere o con la tivu non importa, e si possono anche combinare, queste droghe.
Il problema è la debolezza dell’Io.
come sempre sto IO … si ammala ogni tanto!
Ho inziato a chiamarlo Egli, per puro atteggiamento schizofrenico 😉
ci si addiziona, in questa società non ci si sottrae, ci si addiziona sempre, poi vedi tu con quale tipo di ‘droga’ lo fai:
droghe illegali
droghe legali
lavoro, internet e via dicendo…