Il Fontanelli, 85 anni, era venuto per sentire se il contadino voleva i mazzi (“bardotti”) di fieno legati a mano del secondo taglio del suo campetto dietro paese.
Ieri andò a caricarli.
“Vorrei invecchiare come te, come hai fatto?”
“Non bisogna aver paura del male! Io ho tre vasi del cuore tappati, se sento i cardiologi dovrei vivere sotto una campana di vetro ma eccomi qua…”
e indica suo orto grande con pollaio e alberi da frutto. Dopo il discorso toccava altri punti (“non c’è miseria ancora, altrimenti tutti a fare la file per il fieno”) ai ricordi (“scassai i campi 1m x 1.2m per 650 lire il giorno, poi mi sembrava di guadagnare poco e sono passato al metro, 50 lire a metro e arrivavo a mille lire il giorno: 12 metri la mattina e 8 di sera, a quei tempi non c’erano gli escavatori”) e al fatto che oggi solo rumeni, bulgari e albanesi insomma gente cresciuti poveri riescono ancora a lavorare in questo modo.
io ho qui il vicino ortolano a cui hanno appena messo una protesi al ginocchio, che era consumato, 70 anni e rotti. il giorno dopo a quello in cui gli hanno levato i punti è rimontato sul trattore che guidava all’inizio con un piede solo (!). andava piano piano piano, però è riuscito con la moglie a fare una carica gigantesca di cassette di pomodori e il giorno dopo erano a venderli al mercato! secondo i medici sarebbe dovuto stare a riposo per 3 mesi..
spero che stai meglio Ste, a invecchiare c’è tempo!!!!!
non essere così avido di vita terrena: un battito di ciglia della nostra esistenza cosmica.
OM
Sì, d’accordissimo mavorrei tentare un altro cerchio o due qui…
Sul trattore ci si sta sempre (ieri ho zolfato la vigna), è l’ultima cosa che si deve lasciare 🙂