Stamattina quando il contadino portava la cenere nella vigna vedeva che due dei buchi per le propaggini erano piene d’acqua dalla pioggia degli ultimi giorni, perché c’è terra grossa lì. Comunque, in tutt’e due c’era una specie di isolotto galleggiante, un isolotto fatto solo di formiche che si reggevano tra di loro. Lui crede che questa insegna che dobbiamo stare uniti in situazioni problematiche, finché uno viene con un pezzo di canna a tirarci fuori, se va bene.
[Non ci si riferisce alla politica, o forse sì]
l’unione fa la forza, si sa, e questa delle formiche è proprio una bella metafora.
Abbiamo ancora molto da imparare dal mondo che ci circonda.
Il problema è che se continueremo a pensare di essere più furbi e più importanti degli animali (e le piante) che ci circondano… non avremo più la possibilità di ricevere queste lezioni pratiche di vita sociale.
è questa la “politica”! molto più seria di quella che vogliono farci credere …
Bellissimo. Viene da pensare che prima che arrivi l’acqua alla gola ognuno si fa i fatti suoi.
Ad esempio, i topi nel labirinto, quando iniziano a diventare troppi, alcuni hanno rapporti omosessuali. Noi siamo troppi e siano pieni di macchine che ci levano lo spazio, l’aria, il silenzio e la terra..
L’acqua alla gola saranno i serbatoi vuoti? Il rubinetto a secco? O il pane a 5 €/kg?
(Vedi, per alcuni aspetti, PozzoBuco e Lo sgabello a tre gambe)
Ciao
G
che uso fai della cenere in campo?
Fa bene alle vite (potassio) e alle cipolle. E a tutto, un po’.
mi sembra di aver letto da Fukuoka che un pugno di cenere sparso in campo fece sparire tutti i ragnetti per diverso tempo ?
I ragnetti sono utili, no?
(ho un pregiudizio contro Fukuoka)
> (ho un pregiudizio contro Fukuoka)
(Beh magari prima o poi potresti anche raccontarcelo, no?) 🙂
si vogliamo sapere cosa non ti piace di Fukuoka che infatti era preoccupato della scomparsa dei ragnetti a causa della cenere