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Appunti sugli “hacker del PD”

skydrive hacker pd
Hacker per modo di dire (nota: se non sei hackerato sei nessuno oggi). Hanno usato un sito nella cloud di microsoft, skydrive, invece di creare un torrent come si usa.
La Sarti gli avrebbe già denunciato e se non hanno usato sempre Tor sia per scaricare le mail il 18.4 sia per fare l’upload su questi due siti la polizia postale trova gli IP usati in un attimo, basta mandare richiesta ai servizi usati.

Ma è la stessa deputata (Giulia Sarti ndr) a minimizzare la notizia su facebook dove scrive: “Lo scandalo dell’Espresso su un presunto furto di mail ai miei danni è una bufala. Come ogni persona può verificare, i file caricati su Internet dai presunti hacker sono vuoti, non contengono nulla!”.

  • I file su skydrive il contadino non è riuscito di aprire (7zip su linux), ma vuoti non sono come si vede già dalla schermata. Il primi due file sono stati creati il 19 aprile alle 04.54. Il “Fatto quotidiano” e altri scrivono che non riescono a scaricare i file, avranno cliccato dalla parte sbagliata.
  • Il file su Baydrive è uno solo di 1,2GB e contengono in due cartelle 7684 email che spaziano dal 15 Marzo 2013 fino il 18.4.2013 21:53:58
  • Visto il tono patetico del video e la preparazione informatica ci fa pensare che gli autori facevano parte del M5S. «Vi abbiamo osservato per lungo tempo» recitano, ma sono entrati una volta solo nella casella mail.
  • Visto che hanno scaricato le mail e creato i file la notte tra il 18 e 19 ci sta bene che la casella della Sarti era l’unica di essere violentata e il resto sia un bluff.
    EDIT: sembra che ci siano due le caselle violate vedi in fondo. Rimane il fatto che non ci sono alcune prove per altrie violazioni.
  • Sembra che non interessano ai giornali o sono incapaci di scaricarli. EDIT: L’Espresso: “in attesa di verificare la presenza di documenti che per portata politica meritassero eventualmente la diffusione”

Alcune conclusioni: se vuoi le email riservate usa PGP (cifratura), una mail normale è così riservata come una cartolina postale. Non usare mai gli stessi passwd su vari siti. Un buon metodo per un passwd sicuro è prendere le prime due lettere di una canzonina tipo “il cielo dipinto di blu” seguito da un numero e &.

Aggiornamento: Comunicazione di Giulia Sarti e Stefano Vignaroli.

E a proposito del ricatto, della richiesta di quei “hacker”: il movimento questa trasparenza l’avrebbe dovuto fare già da sé e già da molto tempo, esattamente come Berlusconi si avrebbe dovuti dimettere anni e anni fa, in un mondo normale.

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