Ecco due articoli che illustrano un po’ lo stato dell’agricoltura in ritirata. Un uncio dato gli sembra confortante: la dimensiona media ancora ridicola di neanche otto ettari, segno che qualcosa di capillare c’è. Le dimensioni dei poderi toscani gestiti sotto le fattorie in mezzadria era tra 4 e 6 ettari mediamente, la sua è composta da due poderi; la Toscana gestita con questo sistema di mezza schiavitù era un giardino.
Il contadino con il vicino crollo dell’euro e dell’economia prevede (o spera) un ritorno alla terra. Non si guadagna ma almeno si mangia.
secondo le stime sono dimezzate le aziende agricole negli ultimi 10 anni ma i patronati agricoli sono sempre piu numerosi e mi ci hanno messo 2 mesi per dirmi che non potevo fare lo IAP perche sono gia artigiano edile cioè non potevo fare il piastrellista d’inverno e l’apicoltore e orticultore d’estate cosi per comprare spero la mia futura casa 300 mq (collabente) con due ettari(ora bosco) con acqua sorgiva ma senza elettricità su un totale di 35000 € ho pagato 6000 euro di notaio grazie PATRONATI AGRICOLI
per un futuro ritorno alla terra
Marco
cito:”per comprare spero la mia futura casa 300 mq (collabente) con due ettari(ora bosco) con acqua sorgiva ma senza elettricità su un totale di 35000 € ho pagato 6000 euro di notaio grazie PATRONATI AGRICOLI”
So che non è la sede più adatta e me ne scuso, ma dato che siamo interessati al futuro acquisto di casali/rustici con terreno eventualmente pozzo muniti ci piacerebbe dialogare con marco ( se mai leggesse questa mia) anche su eventuali precisazioni notarili.
Se volessi contattarci puoi farlo alla mail a fondo di questa pagina:landescape.altervista.org/joomla/it/aiutaci
Chiudo scusandomi ancora con Stefano, che seguo con interesse da tempo e che fonte d’ispirazione, per l’occupazione “abusiva” di questo spazio, nella speranza che comprenda la volontà di scambio di conoscenza che mi muove.
Ciao e buona giornata ( devo averne mandate 2, non so se i commenti passano attraverso filtri…)
Parassiti in azione. E quanti ce n’e’!
Ho un foglio di calcolo dove annoto le spese tra camera di commercio e coldiretti, ho appena superato i mille euro adesso. Ma la colpa non è di loro solo, è per esempio anche il parlamento che scrive le leggi nuove con i piedi e non toglie quelle vecchie sicché ci sono 3 volte quelle di altri paesi e nessuno ci capisce niente.
Non ci sono sviste: E’ tutto voluto.
Ti fai succhiare il sangue anche tu.
Macché voluto tutto in parte magari ma l’arte del legiferare è ancora da sviluppare.
Politici incompetenti, elettori sapienti.
Viene sviluppata da 5.000 anni.
Chissà se anche gli antichi romani si raccontavano la favola dei “politici incompetenti ed elettori sapienti”.
@ marco: ma la valutazione sull’essere IAP non viene basata su tabelle di valutazione delle giornate lavorative/ettaro?
Vero, con due ettari di bosco non si diventa “imprenditore agricolo a titolo professionale” (che nome…)
Se non sono cambiati: un ettaro frutteto/ulivi/vigna conta 60gg/anno, uno di seminativo 6 gg/a e terra a ortaggio molto ma non mi ricordo. E ci volevano 106 gg/anno, sempre se mi ricordo bene.
il bosco conta zero?
Qui ho trovato una tabella dettagliata del 2005, eccola sotto.
COLTURE
PIANURA
COLLINA
MONTAGNA
A
B
A
B
A
B
Grano/Orzo
5
10
6
10
8
16
Mais, soia, oleaginose,barbabietola
6
12
6
12
10
22
Prato foraggero
8
12
8
12
15
25
Pascolo
1
1
2
Riso
8
15
Orto intensivo sotto tunnel (tipo stagionale)
300
450
300
450
300
450
Orto intensivo
250
400
250
400
250
400
Orto pieno campo
100
150
100
150
100
150
Patata
40
25
50
40
80
Legumi secchi
40
50
60
Menta e piante officinali
60
80
60
90
80
120
Tabacco
60
80
Fragola
300
350
350
Frutteto
60
100
80
120
100
150
Piccoli frutti
150
200
220
Vigneto
90
130
100
150
120
170
Noccioleto
40
50
40
50
50
60
Vivaio viti-frutticolo
400
500
500
Floricole pieno campo
300
350
400
Vivaio arbustive ornamentali
200
250
250
Vivaio arboree ornamentali
150
150
150
Pioppeto e arboricoltura da legno
5
5
6
Coltivazioni in serra (anche tunnel
fissi e riscaldati) e funghi
2000
3000
2000
3000
2000
3000
Castagneto da frutto
20
50
20
50
30
60
Bosco
2
3
5
Set-aside
1
1
1
Uva trasformata in azienda (ad
Ha)
10*
20*
10*
20*
10*
20*
* = 10 g.te lavorative per i vini
non soggetti a invecchiamento, 20 g.te in caso di vini da invecchiamento
Agricoltura biologica (eccetto
cereali autunno/vernini e foraggere): aggiungere il 30% alla corrispondente coltura
ALLEVAMENTI
PIANURA
COLLINA
MONTAGNA
A
B
A
B
A
B
Vacche- stabulazione libera
3
5
3
7
7
13
Vacche- stabulazione fissa
10
15
10
15
15
22
Vacche nutrici
5
10
5
10
8
15
Bovini carne/allievi
2
3
2
3
5
8
Equini
4
6
4
6
5
10
Pecore e capre da latte
4
5
4
6
6
7
Altri ovini/caprini
2
3
4
Scrofe
3
4
3
4
5
6
Altri suini (per 10 capi)
3
15
3
20
5
35
Avicoli (per 100 capi)
3
5
3
5
3
5
Avicoli con allevamento a terra (x 100 capi)
3
10
3
10
4
10
Struzzi
3
4
5
Cagne fattrici
4
5
5
Cunicoli (x 100 capi)
10
15
10
15
15
25
Api stanziali per alveare
1
1,5
1
1,5
1
1,5
Api nomadi x alveare
1,5
2
1,5
2
1,5
2
Chiocciole (ad Ha)
150
150
150
Rane e pesci (a tonnellata)
8
20
8
20
10
25
Prodotti zootecnici trasformati in azienda : + 10% del totale delle giornate relative al bestiame
Zootecnica biologica (secondo
norme previste da Reg. CE 1804/99
e s.m.i.): aggiungere + 10%
Ecco le tabelle che intendevo io.:-)
Anche se mi chiedo come possano valutare soluzioni ibride ( non frutteto e orto separati ma vicini).
Discutibile è poi la decisione di privilegiare così tanto una soluzione così dispendiosa (energeticamente) come coltivazioni in serre riscaldate.
Recentemente alcuni commenti finiscono nel filtro spam e non sono abituato ancora di controllarlo, ho trovato solo per caso oggi ben tre, compreso il tuo che purtroppo solo adesso è visibile (e non è mica abuso), saluti 🙂