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13 commenti

  1. ivan 13 Luglio 2011

    i ragni tessono questi spessi strati di tela per rendere la ragnatela visibile ad animali più grossi come gli uccelli, in modo che non gli distruggano il duro lavoro di una giornata in un attimo. Sono come segnali di avvertimento del genere : qua c’è una ragnatela perfavore passa da un’altra parte. Penso che anche gli uccelli gradiscano non sporcarsi con la ragnatela..(almeno così avevo sentito in un documentario)

  2. Maria 13 Luglio 2011

    Solo il ragno tigre fa quella specie di ricamo in mezzo alla ragnatela (ed effettivamente hai fotografato dei ragni tigre), e la sua funzione non è chiara: segnale per gli uccelli, o forse anche rinforzo.

    (in ogni caso a me le bestie piacciono tutte, compresi topi e serpenti, ma i ragni NO, proprio no, mi fanno venire la pelle d’oca alta un dito, brr! E il peggiore di tutti è proprio il ragno tigre che puoi trovarti davanti alla faccia in mezzo alla sua ragnatela, invisibile fino all’ultimo, mentre camini tranquillo in mezzo alla vegetazione)

  3. Geppetto 13 Luglio 2011

    Pensa a quanto si spaventa il ragno 😉

  4. ste 13 Luglio 2011

    Non mi torna la storia degli uccelli: le prime due foto l’ho fatto nel orto adesso, dietro la cannella dell’acqua tra l’erba c’erano ben tre di questi. Tra i rovi forse forse ci sta.

    Il ragno spaventa perchà© avrebbe un corpo eterico come un diamante, molto brillante e grande – e molte persone (sopratutto femmine) lo percepiscono nel subconscio.

  5. Maria 13 Luglio 2011

    Ah, ben, ma il ragno tigre fa tutte le ragnatele nello stesso modo, e non sa che dietro la cannella dell’acqua gli uccelli non hanno spazio per volare in modo da scompigliargliela

    Un’altra teoria dice che il “ricamo” lo aiuta a mimetizzarsi quando sta in mezzo alla tela: in effetti è un disegno a zigzag un po’come il suo

    La faccenda che il ragno avrebbe un corpo eterico come un diamante non l’ho mica capita. A me i diamanti non fanno schifo (cioè: non faccio mica le fusa ai diamanti, ma non mi viene per niente la pelle d’oca) mentre i ragni mi fanno schifo eccome 🙂

  6. ste 14 Luglio 2011

    Hanno un corpo eterico molto più grande di quello fisico e molto perfetto e questo causa a volta questo spavento eccessivo, gli insetti in genere possono fare schifo ma non ci spaventano (i ragni NON sono insetti).

    Allora sarebbero giovani ragni tigri le prime due?

  7. Maria 14 Luglio 2011

    Le prime quattro foto non so se sono di giovani o se sono di maschi: probabilmente un esperto riuscirebbe a distinguerli ma io no. I maschi hanno dimensioni ridotte (sono grandi metà -due terzi delle femmine), tendono a mantenere l’aspetto che avevano da piccoli, hanno l’addome affusolato e, finito l’accoppiamento, di solito risultano mangiati dalle femmine. L’ultima foto è sicuramente una femmina adulta.

  8. meeme 16 Luglio 2011

    Forse “schifo” non è la parola giusta per spiegare quello che i ragni scatenano nelle femmine.
    Il vomito mi fa schifo, o l’idea di mangiare una cosa lurida, forse lo schifo è legato all’idea di mettere in bocca.
    Il ragno ha il carisma del male perfettamente incarnato
    ed è meraviglioso da guardare, attraente come il diamante.
    Correndo e ridendo mi è successo di ingoiare una zanzarona e di doverla risputare zampa per zampa, per me che ho il terrore dei ragni è stata una terribile prova fac-simile. A mandar giù un corpo eterico di ragno non sarei sopravvissuta sana di mente.
    E non stringerei patti con qualcuno che indossa brillanti
    o colleziona ragni.
    Non è il diamante una pietra cattiva?

  9. ste 16 Luglio 2011

    I ragni sono dalla parte buona invece: il signore delle mosche (e degli altri insetti) è arimane, e ne fanno fuori un bel po’.

  10. Maria 16 Luglio 2011

    A Ste. Sì, me l’hanno ripetuto fino alla nausea che il ragno mangia le mosche. Ma questo non contribuisce minimamente a rendermelo simpatico

    A Meeme. Con tutto quel luccicore così netto e quasi chirurgico, il brillante è una pietra fredda più che cattiva: o almeno, a me dà  quell’idea. Mi piacciono solo i brillanti d’antiquariato, ancora tagliati a mano e quindi irregolari e poco o niente scintillanti: trovo che sono davvero belli e li porterei volentieri se ne avessi 😉 Ma non mi ritengo inaffidabile nè malvagia…

    I brillanti contemporanei poi grondano sangue umano (per via di come sono estratti dalle miniere): in questo senso, al di là  delle valutazioni estetiche, sono sicuramente una pietra cattiva e decisamente importabile

  11. meeme 17 Luglio 2011

    Buona antropocentricamente 🙂
    Non la condivido nemmeno io la mia affermazione, in natura il bene e il male non ci sono, ma il ragno porta un messaggio speciale che ci terrorizza, tu dici la perfezione, ma in cosa… nell’essere una macchina perfetta per dare una morte claustrofobica orrenda, aggravata dalla colpa per distrazione della vittima!

    A noi che non possiamo essere vittime che senso ha questo terrore? deve nascere in relazione al suo Progetto, alla sua Idea.
    Forse che aspetta e basta, che non fa mai null’altro nella vita che aspettare e costruire la trappola.

    Mi stupisco pure io di questa fissazione sui ragni, è che mi hanno condizionato piuttosto la vita 🙂

    Per Maria: le pietre sono tutte bellissime, rappresentano un ideale e immagino che nascerebbero problemi in un rapporto stretto con chi sceglie una pietra fredda e chirurgica.
    Naturalmente vale per me!

    La tragedia delle miniere varrà  per tutte le pietre, come ci si muove si sfrutta qualcuno.

  12. Lucia 19 Luglio 2011

    Avevo sentito che quelle strisce a zigzag che il ragno ricama in un secondo momento sulla tela già  finita servivano per adattare la ragnatela alle diverse condizioni di umidità  (talvolta allentare, altre volte tendere). Non so se sia la lettura giusta, bisogna osservare con moolta calma

  13. ste 20 Luglio 2011

    Leggo che si chiamerebbe “stabilimentum”.

    La wikipedia tedesca sa che si sono espansi molto nei ultimi 50 anni, e che i maschi verso l’autunno farebbero solo il ramo basso a zigzag e non tutti due, e che esistono anche modelli circolari.

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