Una volta ristabilito l’ordine naturale delle cose su questo blog (conviene sempre di conservare l’account di adm su wordpress) e visto che qui a Zurigo piove, frana e diluvia (l’acqua nel mondo è distribuito malissimo) e avendo a disposizione pure una di questi connessioni adsl il contadino condivide con chi ne ha voglia gli appunti della prima parte delle vacanze ormai agli sgoccioli. A proposito di vacanza: le pecore le pascola la pastora naturalmente, e il podere si puo’ lasciare in mano a una persona solo in certe settimane dell’anno.
Dal casotto che si trovava esposto per benino verso Nord con una guazza di mattina che ti stacca i piedi e il sole che dopo le tre ciaociao erano partiti per una escursione in montagna…
Deciso il punto di partenza (a piedi insu’) e il ritorno (in funivia ingiu’, i ginocchi ringraziano per (queste piccole saggezze) s’impara una lezione profondo: a) non siamo soli nel universo, e b) in vacanza ci concentriamo volentieri nei posti belli. In questo caso permetteva al contadino vicino alla stazione di affittare il suo prato come parcheggio aggiuntivo. Lui sulla strada a deviare le macchine, la figlia assegna il posto e la nipotina di 5 anni ti fa strada precisa sul posto (il lavoro minorile non sparira’ mai nelle zone sottosviluppate). E sono tre franchi: confermati in pieno i pregiudizi su ordine e affari.
Il mondo cambia e la moda cambia anche quella e spesso prima era meglio: Ora i bambini li legano con una specie di guinzaglio mentre i bambini piccoli stanno rigorosoamente in carozzina spinte da uomini svedesi sudati marci in salita e per camminare l’uomo ora sembra di avere bisogno di due stecche mettalliche che poi lo possono chiamare Nordic Walking (gli spiriti della terra lo odiano perché pungono, ‘ste stecche). A parte che è anche ridicolo.
In cielo invece c’era pieno di quest’uccellacci moderni, montano in funivia e fanno la fila per partire:
(ora il contadino si sente realizzato, potendo finalmente inserire filmini girati male sul blog)
Finalmente è arrivata l’acqua anche qui, mi aspettavo un piccolo acquazzone e invece abbiamo rischiato un’alluvione.