Una figlia ha regalato una lampada a olio per natala.
Visto la crisi fotovoltaica in casa (ore e ore al giorno con il motocoltivatore al minimo che manda il generatore) una cosa pensata bene.
pensieri agricoli
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con cosa la alimenti?
perché ce n’ho una anch’io in cucina, comprata in un mercatino e usata finora come soprammobile :-/
Con l’olio d’oliva vecchio di fondo, di qualche anno fa 🙂
ah!
facile allora. e io che pensavo che andasse a nafta gasolio o boh..
quando ripasso dal supermercato provo a prendere un bel bottiglione d’extravergine d’oliva (!?!) da 1 euro al litro
scusa, sempre io
ho fatto un po’ di ricerche e ho scoperto che la mia è una lampada a petrolio non a olio, in pratica è così http://commons.wikimedia.org/w.....trolio.jpg
quindi mi sa che a olio d’oliva non va. o sbaglio?
No, non va a olio, l’ho provato che l’abbiamo usati questi per anni (a kerosene o petrolio). Che puzzo che fanno…
L’olio è più denso, le lampade a olio sono fatte in un modo che deve salire il meno possibile e con un stoppino più permeabile.
ok grazie, lo lascio come soprammobile allora
Ho utilizzato la foto del lucignolo a corredo di una mia poesia pubblicata su http://www.poesieincalce.com
Se la cosa dovesse infastidire provvedo a toglierla dal portale dove l’ho pubblicata citando, logicamente, la fonte.
Cari saluti
Armando
OLIO ESAUSTO
Quando il bene si perde
se ne apprezza il valore;
quando il sole scolora e l’ombra s’allunga
il buio incipiente ti mortifica i sensi;
quando la sete ti secca la gola
la mancanza d’un sorso d’acqua
ti fa apprezzare il suo valore;
quando l’amore è morto nel tuo cuore
la vita diventa inutile e spenta,
il rapporto umano svuotato.
Ti accorgi che non puoi dare a tutti,
ad altri,
quello che appartiene solo a lei.
Sono qui che leggo le sue poesie,
che leggo me stesso,
che tengo acceso un lumino moribondo
aggiungendo olio esausto e cera.
Ed anch’io mi sento agonizzante
in questo paese che non mi appartiene,
io che sogno stradine bianche
baciate da un solo accecante,
che traguardo muretti a secco di pietre solitarie
e marine addormentate.
Ed il fruscio dell’onda mi scava nel cervello,
mi annega i respiri dell’anima
ed io mi sento un uomo morto!
Mi chiedo che serve ancora vivere,
che serve ancora pensare,
che serve ancora scrivere!
Salvatore Armando Santoro
(Donnas 22.7.2011 – 19,44)
Nessun problema, anzi 🙂