Alle orecchie del contadino arriva un gran parlare di crisi economica e gli esperti del turno cercano di ispirare fiducia: nel 2010 massimo 2011 tutto torenerà come prima, ricomincerebbe a crescere e bisogna essere pronto, la formazione è importante ecc ecc.
Ma sembra che quasi tutti pensano che siamo noi al servizio dell’economia, invece è l’economia che deve servire a noi e ai nostri bisogni (che potrebbero anche essere diversi che un lavoro precario in un call-center).
Per il resto ci sta pure che i conti non tornano e prima si deve passare un inflazione tosto per farci passare definitivamente l’idea di continuare come prima.
crescere… fino a dove? perchè? qui stanno costruendo dappertutto (centri commerciali, parcheggi, alla faccia della crisi) e spariscono i pascoli per le pecore. ma chissenefrega, bisogna crescere, i pastori se ne vadano altrove o cambino mestiere, no?
Ma chi ci va ad abitare in quelle case nuove?
A Viterbo la popolazione è stabile sui 60’000 abitanti fin dal medioevo, ma continuano a costruire palazzi come funghi. A che pro?
Se veramente, finita la “crisi”, si ritorna al “prima”, allora veramente non abbiamo imparato niente…
Andrea scripsit.
Qui
http://www.provincia.vt.it/age.....6/13_1.pdf
parla di un aumento del 10% in provincia negli ultimi 20 anni.
Poi c’e’ l’aspetto del parco case italiane ultravecchie.
Ed infine l’aumento sconsiderato dei prezzi al mq della “capitale” negli ultimi cinque anni.
Per me quelle case riescono a venderle.