Ricevo da Ivan
Gabriele (7 anni) e Luca (4 e mezzo) giocano a Harry Potter. Luca, con una finta bacchetta magica "punta" Gabriele dicendo: "Immobilus!!". E Gabriele si blocca, fermo, come realmente immobilizzato dalla magia di Luca. Puntando nuovamente la bacchetta, Luca sentenzia: "Liberus!!". E Gabriele si "sblocca" continuando a muoversi per la casa.
Così per diverse volte. Il gioco è veramente riuscito bene, quando, dopo essere stato "sbloccato" un'ultima volta, Gabriele dice serio a Luca: "Adesso basta però, mi scappa la pipì, piantala di bloccarmi, altrimenti me la faccio addosso!"
[non è gioco, è magia vera... garantisco]
Mamma mette su una cassetta dei Queen. Nunu (quasi 3) comincia a dimenarsi, dapprima con "We are the Champions".
Poi comincia "We will rock you"; lei balla, ma a un certo punto fa: "Vojo la chitarra!!!!"
E puntuale, dopo qualche secondo comincia il riff finale della canzone, e lei riprende a ballare, forsennata.
[ma che le fanno ascoltare al nido?]
Raffy ai suoi compagni di classe (ultima di materna):
"Giochiamo a niente?"
Io chiedo, esterrefatto: "E come si gioca a niente?"
Raffy fa: "Booh"
E suo amico Sammy: "Giochi a quello che vuoi!"
[e già, mi immagino Platone...]
Tramite Ivan ricevo e diffondo:
Luca (3 1/2), nel lettone alla mattina, giocando si ritrova tra le mani un capello lungo di sua madre.
Luca: "Che schifo! Un pelo!!"
Papà: "Non è un pelo. E' un capello di mamma"
Luca, vanitosamente, alzandolo e posizionandoselo sulla testa: "Come sto con questo capello nuovo?"
[si comincia così, poi si finisce come Kojak...]
Luca (il solito di Ivan, 3 anni e 1/2), si presenta con una delle sue copertine in testa, a coprire mezza faccia dalla fronte, a mò di beduino.
Luca: "Indovina chi sono!"
Papà: "Un Re Magio"
Luca: "NO"
Papà: "Un Arabo"
Luca: "NO"
Papà: "Aladino"
Luca: "NO"
Papà: "Alì Babà"
Luca: "NO"
Papà (disperato, ormai privo di idee.....): "Non lo so. Mi arrendo. Chi sei??"
Luca (togliendosi di colpo la coperta dalla testa): "Sono il Luca!!!!!! "
[.....Ufficio Complicazioni Affari Semplici]
L'allegra famigliola di Michele:
Siamo in viaggio in macchina, tutta la famiglia, per andare a vedere una mostra in un'altra citta'. Camilla (9 anni) soffre il mal d'auto; la sorella Matilde (2) la imita, e spesso gioca a dire che sta male pure lei.
La mamma allora le passa il sacchettino. Ma la Mati fa la sceneggiata:
''Mamma... devo vomitare sull'ebba (erba)''. Cosi' cerchiamo di distrarla, cambiando discorso.
Dopo molte ore (Mati nel frattempo e' stata benissimo), mentre stiamo facendo il viaggio di ritorno, Matilde si ricorda del suo proposito inziale ed esclama: ''nooo!... mamma... mi sono dimenticata di vomitare sull'ebba''.
[che disdetta!]
Comida De Mama, oltre a essere uno dei pių bei blog in circolazione, mi fornisce un bel contributo:
Con Marta abbiamo aperto un gioco nuovo, un kit per colorare usando tempere liquide e spazzolino, come per simulare l'effetto dell'aerografo.
Ho detto a Marta, buttata a pesce su tempere e foglietti:
"Aspetta, ora cerchiamo di capire come si usa questo gioco."
E lei, brandendo un foglietto in mano, dice con aria sicura:
"Non ti preoccupare, ho le INFORMAZIONI."
[Il mio nome č Bond, Marta Bond]
Non avevo mai visto Tommaso alle prese con qualche aggeggio elettronico. Evidentemente la simbiosi dei bimbi d'oggi con l'informatica č innata.
La nonna ha tirato fuori dal cassetto una specie di organizer con radio e cuffiette, avuta in regalo con un abbonamento a una rivista e mai aperta. Tommy la prende, entusiasta, e comincia ad ascoltare musica, e a smanettare con i tasti.
Poi comincia a fare: "Papā, qual'č il tuo numero?". Io glielo dico, lui lo scrive sulla tastiera: "Okkei memorizzato". Controllo: l'ha fatto! Senza che nessuno gli spiegasse nulla.
Arriviamo a casa. Tommy č gasato: "Mamma, qual'č il tuo numero? e quello della zia? e quello dei miei compagni di casa? IDEA: PRENDO L'ELENCO TELEFONICO"
[a questo punto mamma pone fine all'archiviazione di dati del piccolo Stranamore]
Visto il fallimento del precedente, propongo un'altra canzone dell'estate in cambio di un account gmail:
"Foccorassč - tonistinč, foccorassč - tonistinč..."
N.B.: La canzone non indovinata era "Left outside alone" di Anastacia
La canzone di questi giorni di Tommy e Feffe č questa:
"Ginetta tanaloa, Ginetta tanaloaaaa..."
Chi la indovina vince un account Gmail
Uno li lascia due giorni in spiaggia, e te li ritrova cosė.
Raffy: "Papā, giochiamo a bocce, dāi"
P.: "Ma non ci sono le bocce, qui"
R.: "Con le bocce di sabbia!"
[abbiamo giocato, e funziona!]
Propongo con le buone a Raffaele di infilarsi una maglietta color albicocca, che lui ha deciso di non volere.
R - "Non mi piace!"
P - "Allora te la infilo di forza!"
R - "E io mi distendo!", E LO FA! Si stende sul letto, cosė non posso infilargli la maglietta.
[Cos'č? Il virus di Casarini?]
Luca e Marco sono fratelli gemelli, adesso sono sulla quarantina, ma qualche anno fa giocavano cosė:
A turno, uno dei due sta sotto, l'altro sopra lo blocca - come i polissiotti - e gli fa:
- "Dov'č Jane?"
- "Jane č morta!"
- "No! Dov'č Jane?"
- "Jane č morta!"
- "No! Dimmi dov'č Jane!"
- "Jane č morta!"
...questo finché non decidono di scambiarsi di posto, e la scena si ripete, a parti invertite, ad libitum:
- "Dov'č Jane?....."
[e pensare che oggi giocano con la Playstation, tsč...]
(copiato da Squonk)
Avete mai pensato a quanto i bambini sono pių intelligenti (o meno offuscati) di noi adulti?
Ieri sera, in una casa del quartiere Gallaratese di Milano. Il padre, dopo aver terminato le operazioni di rientro a casa dalla trasferta romana, mette la testa dentro la propria camera, e nota la figlia duenne che fa salti e capriole sul letto. Con la sola parziale giustificazione della stanchezza mischiata al caldo, pone alla pargola una domanda di particolare acutezza: "Cosa stai facendo?".
La bimba, continuando nella sua attivitā ginnica, non si dilunga - come avrebbero fatto suo padre ed una grande quantitā di adulti di sua conoscenza - in accurate descrizioni dell'evidenza. Tra un salto e l'altro, sorride e risponde: "Mi diverto". (ecco il link)
[meglio di cosė...]
Festa sul prato uguale partita a calcio con papā, qualche mamma e i bambini. Tommaso č un po' imbranato, ma gli piace, si muove un po' per il campo, chiede di ricevere la palla - che gli altri non si sognano nemmeno di passargli - ma si vede che č felice, e fa tanta tenerezza.
E a un certo punto se ne esce con una considerazione tecnica:
Papā: "non tiri la palla?"
T.: "Eh, ma se non si attacca qui sul piede...!"
[E dire che non ha ancora letto Gianni Brera...]
E' possibile che un bambino di 5 anni (Tommaso) e il fratello di 3 (Raffaele) si mettano a giocare a scacchi? Sė, evidentemente, vista la scena che si č svolta a casa questo pomeriggio, di cui trascrivo alcuni dialoghi:
T: "Giochiamo a scacchi, daāi!"
R: "Guarda che ho maglietta del 'momo ragno' (NdR Uomo Ragno), sono fortissimo"
T: "Guarda che certe volte devi anche perdere"
R: "Etcė! Papāāāā, i mocci!" (rientra al suo posto) "TOMMASO! Non mangiarmi!"
T: "Dāiii, sbrigati a muovere"
R: "Ma mi mangi il re!"
Dopo un quarto d'ora si stufano tutti e due, allora Raffaele rimette a posto le pedine e canticchia: "Te-Li-Ho-Ma-angiati-ha-haaa"
[Poi va' a dire di Karpov o Kasparov!]
Stiamo tornando a casa in auto, e Tommaso si dedica al quiz, l'ultima sua trasmissione TV preferita, e fa le domande a papā e mamma:
T.: "Pensa a un numero"
Papā: "Nove"
T.: "SBAGLIATO, la risposta giusta era quattro!"
[Papā al volante fa fatica a tenere la strada...]