Greenplanet, di cui articoli vengono spesso linkati qui compie il milione di visite al mese.
(Oggi si potrebbe parlare di Veronesi e dirlo che il problema principale degli OGM non è che fanno venire il cancro al ginocchio o meno, ma che non si sa mica cosa succede nella natura. Basterebbe l'obbligo di assicurazione per tutti gli eventuali danni per far sparire queste culture dal pianeta.
aggiornamento: Si schiera anche Schröder. Per gli OGM. Bisogna stare sul mercato. A tutti costi. Il mercato è intelligentissimo, a reso possibile cose straordinarie, come l'effetto serra e l'abbondono delle campagne, per esempio.
Poi si semina mica quello che ci vuole, ma quello che rende. Sparito il contributo, sparito subito anche il grano duro e avanza il semente. Poi è sempre buono anche il grano duro canadese per fare la famosa pasta italiana e venderla poi negli States...)
commenti (3)
Ciao, Ste!
E' da poco tempo che ho scoperto il tuo blog, che è diventato uno dei miei preferiti. Ti faccio i più sinceri complimenti: è una bella finestra da cui affacciarsi sulla tua campagna e leggerti è piacevolissimo, oltre che utile e interessante.
Mi sono permesso di segnalarti sul forum "Universo Mondo" di www.diodati.org, che frequento abitualmente e sul quale oggi è stata avviata una discussione proprio sulla notizia che tu commenti in questo "pensiero agricolo".
Se trovassi il tempo per intervenire, saresti il benvenuto.
Con simpatia,
Vittorio B., il cittadino ;-)
Vittorio | 04.11.04 16:33
04.11.04 16:33
Salve e grazie, cittadino, che sei condannato a comprare sul mercato! Ho letto i messaggi sul forum, ma li parlano italiano e esprimono le idee chiaramente e il contadino quindi si vergogna un po' di intervenire.
Ci sarebbe da aggiungere tanto sulla qualità degli alimenti. In questo post c'è scritto qualcosa sulla qualità al di là delle analisi chimiche-fisiche.
ste | 04.11.04 18:23
04.11.04 18:23
Caro contadino,
grazie della tua risposta e della tua visita al forum. E' vero che lì si scrive in italiano, ma non sempre in modo perfetto. Quel che conta davvero sono la capacità di pensiero e la competenza del cuore, qualità che non mancano al contadino.
Per il resto, hai scritto bene. Io sono purtroppo tra quelli condannati a comprare il proprio cibo sul mercato. Un cibo mercenario, tanto più se comprato a risparmio, senza qualità e senza storia; un cibo che ingrassa il corpo senza nutrire l'anima e che anzi li consuma, mentre è consumato senza felicità, nè gratitudine o la speranza che è l'alimento vero di chi sta sulla terra.
Cordialmente,
Vittorio B.
Vittorio | 04.11.04 19:35
04.11.04 19:35