Da lodare questa attività:
Nel 1999 sono stati gettati 40 milioni di computer, alla fine del 2004 oltre 100 milioni di PC sono finiti nelle discariche.
[...]Cosa facciamo?
Il trashware va considerato come uno strumento di contrasto al divario digitale, a sua volta definibile come: “un problema sociale conseguente alla differente quantità di informazioni fruibili esistente tra coloro che hanno accesso ai computer e ad Internet e coloro che non l’hanno” (definizione è tratta da Wikipedia). Coadiuvato anche da altri appassionati mi occupo del recupero di calcolatori portatili di classe Pentium, Celeron, AMD K6 o superiori. Dopo aver pulito e ripristinato l’hardware installiamo GNU/Linux©, possibilmente accompagnandolo con altro Software Libero. Questi calcolatori sono poi utilizzabili per le attività didattiche o destinati alle associazioni senza scopo di lucro che ne fanno richiesta. L’idea non è nuova, e viene definita “trashware”.