Dopo una telefonata minacciosa del direttore di Panorama il contadino si vede costretto a togliere la pagina finta creata con tanto amore. In fondo gli sta anche bene, perchè togliere un link, anche finto, ad una delle proprietà di Berlusconi è sempre una soddisfazione.
Ha suscitato molte emozioni in Olanda, ma va detto che come stanno le cose non c'è posto sicuro per emigrare. Vivono nello spirito del tempo, idee come queste. (Com'è la storia del giubbotto?).
In parallelo con il post di Lia dove parla dei suoi motivi per trasferirsi in Egitto e dopo che una commentatrice ha pure indovinato la provenienza del sottoscritto, si potrebbe anche rilevare due tre dettagli della sua vita.
A fare lo straniero ha dei vantaggi enormi. Sei molto più libero che gli aborigini del posto, che sono sotto il loro controllo sociale reciproco. Te sei strano, fai cose strane, va be, dicono, forse al paese tuo è normale, allora? Poi sei interessante, specialmente se sei donna, e ti aiutano dove possono. L'unica cosa è che bisogna provenire dal paese giusto...
Il contadino ha lasciato il paese più perfetto del mondo perchè era completo, quasi. Non c'era da fare più nulla, gli sembrava, un ritocchino qui, una sistemazione là, che noia. Nella Toscana degli anni 80 invece c'erano case dove mancava il tetto, ulivi sotto i rovi, terra incolta che chiamava, mentre là asfaltavano le strade nel bosco e mettevano i bidoni con i sacchetti per la cacca di cani. Nel bosco.
L'altra parte della verità è che a volta nella vita devi andartene e hai un solo posto dove puoi andare.
commenti (2)
caro ste, sono un po' salama, ci sono cascata subito. E' che in Italia una roba così è quasi creidbile, tante cavolate fanno. T'immagino negli anni Ottanta a mettere su tetti e ulivi, mio papà è come te, per certi versi.
Ti abbraccio e ci vediamo presto.
comidademama | 02.04.04 08:24
02.04.04 08:24
In piccolo, molto in piccolo, fui anch'io un emigrante.
In toscana da emigrante campano ebbi (20anni fa' e piu') le seguenti esperienze:
1) Non mi accettavano assegni
2) Ero automaticamente simpatico (ho fatto di tutto per diventare antipatico...riuscendoci)
3) La Nazione aveva ancora titoli del tipo "meridionale scippa borsetta"
4)Campani occasionalmente incontrati mi comunicavano, premurosi, che le donne "qui sono moooooooooolto aperte" ed i maschi di qui "sono freddi" (ho sposato una focosa campana)
5) Pagavo L. 250.000 per un posto letto senza uso cucina (ne guadagnavo L. 400.000)
6)I campani di cui al punto 4 parlavano un dialetto arcaico, frutto più di bisogno di identità che di abitudine (a casa loro parlavano un perfetto italiano)
7) Scoprii che:
7a)Firenze aveva i cassonetti dell'immondizia stracolmi e maleodoranti come Napoli
7b) L'Arno era multicolore come il Sarno
7c) La pasta e fagioli si mangiava pure qui
7d) Per davvero erano in pochi a capire le commedie di Eduado de Filippo (a teatro quelli che si volevano dare arie da intellettuale cosmopolita ridevano fragorosamente)
7e)Le cicche a terra le buttavano a terra pure i toscani
7f) Anche qui segnalavano con gli abbaglianti i posti di blocco
7g) La bistecca alla fiorentina sara' stata pure tenera, ma io tutto quel sangue non lo reggo
7h) "coca-cola" se non accompagnata dall'articolo veniva pronunciata coha-hola, ma si diceva per davvero "tenniho" (tecnico) e "blehedeher" (il trapano)
7i) varie ed eventuali
Mio figlio di ritorno da un viaggio in un paese in provincia di Caserta (fra il serio ed il faceto, ma un po'più serio che faceto): "oh babbo, senza offesa... ma voi hampani state per davvero inguaiati...".
gp | 02.04.04 08:46
02.04.04 08:46