Almeno una decina sono i post mentalmente sviluppati e poi non scritti negli ultimi giorni, tra cui quello sugli agnelli che per motivi vari non riescono a bere a modo dalla puppa materna e allora bisogna reggere la pecora che non vuole, infilare il cappezzolo nella bocca dell'agnello che si ostacola e il tutto diventa appiccicoso di colostro (il latte dei primi giorni pare un mista di burro sfuso zuccherato), mandando in crisi di nervi il contadino. Quando l'agnellino l'ha imparato invece è contento, ma dura poco perchè dopo due settimane l'agnellino carino salvato si trasforma in un essere avida drogato di latte che ruba dove puo, infila la testolino tra i mani quando munge e disturba le altre pecore alla mangiatoia.
Sono di più maschi, guesti agnelli. La figlia che ha frequentato ora due semestri liceali germaniche dice che là nelle classe superiori sono quasi solo femmine. Fine del patriarchato per motivi di stupidità.
Poi c'era anche un post di stamattina su Pantani, esempio impressionante dove finisce la strada del sempre meglio, sempre più veloce, essere il primo. Non lo può più sentire quando i coldiretti o altri parlano della competitività come obiettivo da raggiungere. Bisogna essere competitivi a tutti costi, con tutti mezzi, sempre di più finchè...
Un'altro ancora parlava delle bufere di neve che coprono le praterie americane ed Atene mentre in casa qui sono nate migliaie di mosche per fare un discorso tipo "non ci sono più stagioni".
Indiscutibilmente avrebbe fatto solo aumentare il rumore nel Bar Blogsport periferico, se fossero pubblicati.
Ma quello sul podere come organismo, la ragnatela robusta delle piccole realtà economiche che spariscono e la stabilità minacciata del sistema (o meglio organismo) sociale va pubblicato. L'amica che era ripartita ieri in Germania ne da neanche cinqua anni di sovravivenza.