AGOPUNTURA E OMEOPATIA, IL NO DEI ''SAGGI'' DI BIOETICA:
Le medicine non convenzionali o alternative o complementari «non possiedono al momento attuale i requisiti minimi per essere riconosciute come discipline scientifiche».
Quindi non devono diventare materia di insegnamenti universitari né di corsi di formazione accademici.
Ma si ribatte così:«Agopuntura, medicina tradizionale cinese e ayurvedica hanno dalla loro millenni di esperienze sul campo. Nascono da realtà antropologiche molto diverse dalla nostra, però hanno pieno diritto di esistere alla luce dell’esperienza empirica. L’empirismo non è il contrario della scienza, ne è anzi all’origine»
Sempre ferma nella sua opinione, il contadino dichiara che questa scienza semplicemente non è scientifica. Il punto è che questi sistemi funzionanti "non-scientifici" sono anche sistemi di cura molto meno costosi, non servono molte apparecchiatura, analisi e farmaci costosissimi pieni di effetti collaterali. Basta un medico pratico con esperienza e tempo per ascoltarti.
Invece il business della tua saluta produce affari come questo. Ma sei in buone mani, ci pensano i parlamentari...
commenti (1)
io sono un confuso. io sono un pessimista.
Quanti affari produce la medicina non convenzionale? Ci potremmo accontentare a dire che si tratta di cifre inferiori (ammesso che sia così)? Tutto vero quel che dice il contadino: troppa la fiducia acritica nella scienza ufficiale, moltissimi gli interessi che ci girano attorno, molto di inesplorato c'è nella medicina non tradizionale, l'approccio olistico della medicina ad esempio omeopatica ha stimolato la medicina occidentale.
Ho avuto a che fare (un tempo lontano e non come utente) con maghi: usavano un mix di esoterismo da televisione, brandelli di cultura contadina, due dita di medicina "alternativa", un po' di psicoanalisi "vulgata", e, sopratutto, molta capacità di ascoltare sorridendo e pieni di comprensione. Il tutto pagato profumatamente, mica gratis. La maggior parte dei maghi era (almeno in gran parte) convinto di avere dei "poteri", delle "forze". In molti casi (in particolare casi a carattere psicologico), la "terapia" funzionava. Forse sarebbe il caso di raccogliere le indicazioni utili suggerite da questo tipo di "medici", come ad esempio scelte terapeutiche che rispettino anche il contesto culturale del malato, linguaggi a lui più vicini, etc. Stiamo attenti a non dargli lo status di "terapeuti alternativi" che senno' ci mettono su un'altro "centro del benessere" in toscana o in umbria per dormire con il pettine sotto il cuscino...
Chiacchiero troppo. Scusate. Oltretutto sono temi mica da poco e, forse, non riesco neanche ad essere chiaro.
beh... mi sono spuntate (al coperto) le zucche rampicanti. Mai coltivate. Chissa' come vengono...
gp | 26.04.04 09:44
26.04.04 09:44