Al contadino non piacciono per nulla le verità di stato, ne storici ne scientifici. Non è compito dello stato di decidere cosa sia vero e cosa meno. Figuriamoci una legge che vieterebbe di diffondere la tesi che la terra è piatta. Se non si ricorda male queste cose erano un ingrediente principale della società di Orwelliana di 1984. L’appello dei 200 è caduto nel vuoto. Ci sta che qualcuno è un po' troppo moralista, tra le file del governo?
Educare è meglio che proibire. E’ questo il punto centrale dell’appello degli intellettuali. Quasi 200 studiosi, storici, uomini di cultura hanno firmato un manifesto “Contro il negazionismo, per la libertà della ricerca storica”, ma soprattutto contro il ddl Mastella. Un manifesto bipartisan, siglato tra gli altri da Marcello Flores, Simon Levis Sullam ed Enzo Traverso “Una soluzione basata sulla minaccia sembra particolarmente pericolosa”, spiegano gli storici. Si rischierebbe di giungere a una “verità storica di Stato” tipica dei regimi autoritari. Non solo. In questo modo si offrirebbe ai negazionisti l’opportunità di ergersi a difensori della libertà d’espressione. Si finirebbe per trasformarli in martiri. Inoltre si accentuerebbe l’idea della “unicità della Shoah in quanto evento incommensurabile e non confrontabile con ogni altro evento storico”.
commenti (6)
sono arrivata qui per caso seguendo le tracce di un impianto fotovoltaico..
che belle le foto di asini, pecore, gatti e gattini, api, topi, persino i pidocchi.
chissà in qualche angolo della toscana vi trovate, contadino, ho cercato in giro per il blog quale sia l'ubicazione del suo meraviglioso podere e non l'ho trovata; e chissà quale la vostra provenienza (Germania?ma dove?) e chissà che cosa vi ha portato ad avere una vita così bella, tanto da gioire per un soffio di tramontana.
che fortuna che ha, nonostante la fatica che un podere indubbiamente riserva, cosa ci può essere di meglio che essere lontani dalla città, dal rumore, da fiumi di macchine, ed avere al loro posto quiete e meravigliosi canti di uccellini, nonchè internet, questo mezzo superbo che ci permette di essere ovunque in ogni momento e che forse è l'unica cosa bella della globalizzazione.
ica | 12.02.07 19:43
12.02.07 19:43
Io penso che la libertà di parola e di pensiero sia sacra; ognuno ha il diritto di dire ciò che vuole nel rispetto di chi l'ascolta, il fatto è che c'è una linea sottile tra essere inopportuni e rispettosi di ogni punto di vista.
Harlock | 12.02.07 19:51
12.02.07 19:51
Concordo in pieno con la posizione degli storici.
Non si fa un servizio alla veritá imponendola.
Francesco Orsenigo | 12.02.07 22:28
12.02.07 22:28
In linea di principio sono d'accordo sulla totale libertà di espressione .....
Ma, in pratica, c'è chi si "esprime" contro altri che non si possono difendere: per esempio che fare se un prof. racconta a mio figlio che la bomba di Piazza Fontana l'hanno messa gli anarchici o peggio le brigate rosse.
O che i Cinesi sono degli incivili o... possiamo continuare all'infinito.
Certo una legge non risolve (come non risolve il mettere in carcere i criminali), è comunque una sconfitta della civiltà e della cultura, ma nel mondo reale abbiamo qualche soluzione migliore ?
Ci sono voci forti (leaders, TV, religioni, professori, medici, ecc.) che dicono le cose più forte degli altri e delle persone deboli che purtroppo non si sanno difendere e si bevono il tutto.
Che fare ????
(In un mondo ideale non servirebbero neppure le leggi contro la violenza sulle donne, nè contro la pedofilia, nè contro il mobbing .....)
morse | 12.02.07 23:35
12.02.07 23:35
Quando c'è un danno concreto (anche morale) a una persona la legge deve intervenire. Ma tentare di separare le bugie (che poi non è sempre così bianco.nero) dalle verità è compito nostro.
@ica: il contadino viene dalla Svizzera. Ma il paradiso è dentro di noi, e questo vale anche per lui, e spesso non è proprio in armonia, nonostante il canto degli uccellini ;-)
ste | 12.02.07 23:53
12.02.07 23:53
@ Morse: il punto e' che non servono leggi ad hoc. Chi insegna falsita' storiche si condanna alla marginalita' con le sue mani. E' per via "tecnica" che viene messo in condizione di non nuocere. Forse che in nome della liberta' di pensiero si da' la cattedra di analisi matematica a chi sostenesse che la divisione per zero e' definita? Ovviamente no. Forse che c'e' una legge apposita che vieta di sostenere certe castronerie? Ovviamente neppure. Come dice ste, e sono d'accordo, quando c'e' un danno concreto la legge deve intervenire. E allora stiamo pur tranquilli perche' per sostenere falsita' si deve dare dei bugiardi ai testimoni della verita'. Cioe' li si deve ingiuriare o diffamare. Tutti reati secondo le leggi ordinarie.
filippo | 13.02.07 16:20
13.02.07 16:20