Voglia di Terra

[Warning: si teme che l'autore di questo post non è per niente bright. ]

Tu ti devi incarnare, hai un bel progetto, degli obblighi da sbrigare, gente da rivedere e per fare tutto questo ti ci vuole naturalmente un bel corpo di carne, se no che incarnazione è. Naturalmente per risolvere un po' del tuo casino e imparare qualcosa ti servono certe capacità fisiche e mentali ben precise e un certo ambiente sociale. Una vita che comincia nella Germania negli anni 50 offre altre prospettive che una incarnazione nella Russia di ora, solo per fare un esempio. Sicchè tu ti scegli un maschio ed una femmina che vivono in un certo luogo e tempo e sono disposti a fondere il loro DNA per fare quel corpo fisico che ti serve, e magari lì conosci già. Forse lei prende la pillola o lui usa il preservativo, ma questo significa solo aspettare qualche annetto finche si sono decisi, se non si lasciano prima. In caso d'urgenza strappi il preservativo o usi qualche altro trucchetto. Peggio poi quando viene deciso il tuo aborto a lavoro appena iniziato e ti rispediscono, con annotazione del fatto nel loro registro (sarebbe il famoso karma di tutti i partecipanti, dottori compresi). Puoi tentare di nuovo, o ti devi scegliere un altra coppia, ma sarà di seconda scelta.

Al contrario potrebbe esserci una coppia, ma nessuno che s'interessa momentaneamente al materiale genetico offerto. Tanti tentativi, gravidanze difficile e magari alla fine nasce un bambino andicappato, se non si è capito in tempo per abortirlo.

Ma una persona con la sindrome di down per esempio rinuncia in un certo senso al suo progresso nella vita attuale, rimane fermo allo stadio di bambino senza colpe e così fa un regalo enorme a quelli che vivono con lui e che se ne devono prendere cura. Offrono la possibilità di fare passi da gigante nello sviluppo spirituale.

In questa logica un qualsiasi diritto di avere dei figli magari anche sani non c'è.

Dai embrioni clonati per scopi terapeutici non si parla per ora. Basta un po' di immaginazione per rabbrividire. Non sanno che fanno, ma non vale più come scusa.