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Discorsi sotto gli ulivi

olive
Oggi San Contadino ha compiuto un altro dei suoi miracoli: la transubstanzione di 14 quintali di olive in due quintali d'olio, con l'aiuto di San Frantoio ovviamente, ci ha messo tutta la giornata quasi. Ieri invece ha predicato sopra e sotto gli ulivi; qui proviamo di farci un riassunto breve dei suoi pensieri profondi.

Lui partiva dal discorso del sistema moderna di raccolta,. ormai quasi tutti i vicini hanno comprato un abbacchiatore. Uno sta tutto il giorno col'asta in mano mentre gli altri stendono teli, li svuotano e li ristendano. Peggio quando l'aggeggio è azionato da un compressore azionato da un trattore nel minimo. Naturalmente se ne va tutta la bellezza di stare insieme nel oliveto, chiacchierare, stare zitto, discutere, meditare, sognare mentre si coglie e si cerca di trovare l' appoggiatura giusto per la scala lunga . Lui si metteva subito a spiegare che l'uomo (in versione maschile soprattuto) tende sempre di attivare lo spirito sul lavoro, con pensieri del tipo come si possono fare le stesse cose meglio o più veloce o con meno fatica. Ed è che così che nasce il capitale: in forma di tempo libero! diceva. Per esempio uno strappa l'erba per darla alla sua mucca. Tramite il pensiero arriva magari a farsi un falcetto. Il risultato è che taglia molto più erba nello stesso tempo. Allora gli avanza tempo, che può usare per andare al cinema, imparare a suonare il flauto o a tagliare altro erba e venderlo. O si rimette a pensare ancora oltre e arriva alla frullana, che pi si sta in piedi e si taglia ancora di più erba. E diamine che si arriva per forza alla falciatrice e tutte 'ste diavolerie moderne. Il punto è di sapere dove smettere, mettersi altre priorità del sempre "fare prima",per esempio la bellezza sociale del lavoro come valore, qualcosa del tipo "slow work".

Poi si arrivava alla questione bollente come mai nessuno ha più tempo. Qui il discorso diventa assai complicato. I teoria con quel sistema di adoperare lo spirito sul lavoro tutti dovrebbero aver tempo a volontà. Invece si corre come mai prima. Chi frega tutto questo tempo guadagnato e risparmiato con le macchine che abbiamo? Lui una mezz'idea su dove sparisce la esprimeva, dicendo che tutto è colpa degli interessi e della proprietà privata dei terreni, sul nostro sistema monetario: Inizio anni '80 si potevano comprare dei BOT americani che rendevano 12% con scadenza trentennale. Se te hai prestato $10,000 al governo americano ti ridaranno nel 2012 quasi $300,000. Chi paga la differenza di $290,000? Ecco dove va il tempo. Devi lavorare sempre di più per gli interessi sui capitali, mentre ti fanno pensare che magari anche tu guadagni con quel sistema, se investi solo nei fond giusti che rendano il 7%. Sbagliato, almeno se non hai tanti soldi da investire. Un 40% dei prezzi che paghi quotidianamente sono costi di interessi. E la terra hai mica fatto da te, come puoi venderla? C'è quella che c'è, siamo sempre di più e quindi il prezzo sale garantito. Il podere del contadino ora vale forse 10 volte di più che quanto l'ha pagato, neanche vent'anni fa.

Così diceva.

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commenti (12)

Gaston:

Contadino! ma sei un vero contadino?
la sola cosa giusta che hai messo nel tuo articolo
e che siamo un poco di piu,ma cosa vuoi che sia!

Quando che ce da mangiare per uno(contadino)ce da mangiare per due(tutti)contadini.
Semplice sano amichevole e naturale la nattura ti da tutto e ti prende tutto pero tu sei li in diretta cosa vuoi di piu?
Amicalmente.
Gaston.

E bravo il contadino, questa te la commento eccome! hai ragione da vendere e non solo perchè non esiste più il tempo della gioia delle cose semplici e vere che aprono il cuore, ma perchè è proprio il cuore ad essere stato dimenticato. Tutti i desideri che i "media" ti suggeriscono nell'orecchio destro e che tu pensi siano veramente tuoi, servono proprio a questo, a farti dimenticare ciò che un tempo i nonni ti avevano insegnato e cioè che non è ciò che hai e che mostri agli altri a renderti vero, ma cio che sei onestamente davanti agli altri. spegni la televisione, o limitala molto ai bambini e leggi leggi leggi leggi e quando hai finito, leggi con i piccoli.

"Negli anni 60, un intraprendente imprenditore partì per l'Africa, e finì in Etiopia. Comprò a pochi soldi un immenso appezzamento di terreno, in un'altopiano a 2000 metri d'altezza. E pian pianino, faceva lavorare migliaia di persone locali in immensi frutteti, allevamenti di animali... C'era tutto: con calma sorsero la centrale elettrica (idroelettrica, producevano l'energia in loco senza distruggere o bruciare nulla), la scuola (gratuita per tutti), stazioni di pompaggio per l'irrigazione... Insomma tutto quello che necessitava per una vita umile ma decorosa. I lavoranti nei frutteti non usavano alcun tipo di macchinario: tutto a mano, dal taglio dell'erba, alla raccolta, al trasporto (con animali)... La casa te la costruivi con l'aiuto degli altri.

"Perchè tutto a mano", chiedeva il giornalista, giunto nell'EDEN africano? "Perchè così si stancano, vanno a casa stanchi e non fanno figli (!), ed hanno il tempo di parlare, di ascoltare, di discutere. Con le macchine farebbero tutto prima, d'accordo, ma a noi non serve produrre di più.".

Quando i miei erano pronti per andare là, mia madre nella scuola come insegnante, mio padre giù a preparare la centrale, arrivarono i guerriglieri. Un mesetto in ostaggio dei guerriglieri, poi a casa. Mai più in Etiopia, tutto fu bruciato e tutto disperso.".

Io penso che le macchine fanno sì che ci sia meno gente che fa lavori veramente utili alla sopravvivenza, mentre gli altri non sono lavori vitali e servono a mantenere occupati noi poveri coglioni. La cosa che ci rovina di più è lo "sviluppo" come lo intendono i politici, cioè noi dobbiamo lavorare e consumare il più possibile, così hanno due vantaggi, uno è che noi non abbiamo tempo per rompergli le scatole, l'altro è che possono mantenere il loro potere , mentre noi dovremmo essere contenti se riusciamo ad avere una casa e un pezzetto di terra, che Dio, se esiste davvero, avrebbe voluto che ce la dividessimo tra tutti noi.

Qui da noi (Viterbo) usano tutti il braccio con la paperella. Uno sta seduto sul trattore e con i comandi muove il braccio. Gli altri stendono i teli poi si mettono da una parte a chiaccherare aspettando che il trattorista abbia finito. L'unico che rimane fuori dai discorsi è solo chi sta sul trattore.

Servono anche meno persone. E la sera vanno tutti a casa meno stanchi e nervosi.

Per quanto ne so 50 anni fa nessuno aveva le possibilità di andare in ferie 2 settimane dall'altra parte del mondo. Poi certo c'è chi non ci va nemmeno adesso, son scelte.

meeme:

Sarà bellissimo quando anche tutti i cinesi andranno in ferie dall'altra parte del mondo!!!
Dice che con un volo Roma-Londra, uno si bruci la sua quota annuale di anidride carbonica che ha diritto di immettere in atmosfera.
Bella la democrazia che ti dà la possibilità di tenere i caloriferi a 30 con le finestre aperte.
Così puoi costruirti l'immagine-chic dell'asceta saggio che sta in casa con tre maglioni in varie gradazioni di verde.
Son scelte, che mica ti fanno sentire tanto furbo.
Tipo lavare i piatti a mano, quando tutti hanno la lavastoviglie.
Potrebbe funzionare una quota personale di inquinamento, decisa da qualche protocollo apposito?
Vai alle Maldive, ma niente lavatrice per un anno.
E sennò, tutti alle Maldive, a Natale, e alle Hawaii, a Pasqua, compresi cinesi ed eschimesi, perchè il nostro sistema occidentale è democratico ( ma secondo me al sistema gli sta spuntando un corno fatto a punto interrogativo ).
San Contadino, frattanto, resisterà alle lusinghe del Demonio?
O frastornato dal frastuono frastornerà anche lui per non sentire il frastuono degli altri e non giocare al bischero nel mezzo?

ste:

Uno dei contadini che ha iniziato il contadino nel mestiere diceva spesso "Il mondo va da sé", inteso come sì che uno fa le sue scelte più o meno consapevole, ma non è che si ha in mano tanto.

I poveri politici non hanno altra ricetta che cercare di far crescere l'economia/il consumo. Pare che sono pochi davvero che mettono in questione il sistema della crescita obbligatoria per colpa degli interessi, sia di destra e di sinistra. Crescita, crescita...

Per il discorso dei trattoristi nei oliveti: Quando ha piovuto parecchio si non si dovrebbe neanche entrare con macchine pesanti dopo, ma si fa lo stesso.

Geppetto:

Ciao Ste,

grazie per i tuoi pensieri, che mi hanno fatto riflettere.

Gli interessi sulle obbligazioni statali sono in prima istanza debiti contratti dallo Stato. Siccome lo Stato non produce quasi nulla, in effetti ed in ultima istanza saranno i contribuenti che devono produrre per pagare quei debiti, pero' solo nel momento in cui lo Stato decide di ridurre i propri debiti e mi pare che questo non stia succedendo in quasi nessun paese al mondo.

Gli interessi sulle obbligazioni statali sono effetto di numerose concause e ridurli a zero e' percio' un progetto molto ambizioso. Una semplice legge non sembrerebbe bastare a raggiungere l'effetto desiderato.

Per ora non riesco a credere che la riduzione dei tassi di interesse sulle obbligazioni statali a zero (mi pare che in Italia ed in Europa siano praticamente a zero da anni) possa avere una influenza sugli aspetti della cultura del tempo e del lavoro a cui tu accennavi.

Perche' sembriamo non avere mai tempo?

- forse perche' ci piace impegnarci per natura, non stare mai fermi, se no ci si annoia
- forse perche' ci siamo creati tanti impegni a cui ora dobbiamo far fronte
- forse perche' l'uomo ha il mugugno incorporato, e si lamenta di cose che in fondo gli vanno bene cosi'
- forse perche' trovare un lavoro a tempo parziale che garantisca il livello di comfort che pretendi sono due paletti inconciliabili
- forse perche' siamo abituati cosi'
- forse perche' non ci hanno ancora licenziato
- chissa' quanti altri forse ci sarebbero a cui pensare

Un caro saluto,
Geppetto

Vince:

Questo è lo Ste che preferisco.
Per quanto riguarda il tempo, tema importantissimo su cui ha scritto cose molto sagge Seneca, spesso ci dimentichiamo che, insieme alla morte, è la cosa più democratica che ci sia: abbiamo TUTTI 24 ore al giorno ! Chi evita gli altri e si rovina la vita con un ossessivo "non ho tempo, non ho tempo..", bisognesebbe si esercitasse (ma proprio esercitasse fino a diventare naturale) a sostituire il "non ho tempo" con un più saggio "HO DECISO DI IMPIEGARE QUESTO TEMPO FACENDO QUESTO, INVECE DI QUELLO (che magari mi piacerebbe di più..)". Non imbrogliamoci, le scelte veramente obbligate, nella vita, se ci pensiamo bene, sono veramente poche, anzi pochissime.
Vince.

ArriVince:

Un aneddoto dello scrittore Heinrich Böll. Egli narra di un turista che incontra su una spiaggia un uomo in vestiti semplici, sdraiato nella sua barca da pesca e sonnecchiante al sole. Tira fuori una macchina fotografica e, mentre gli fa una fotografia, l'uomo si sveglia. Il turista gli offre una sigaretta e si lancia in una conversazione dicendo: "Ah, il tempo è bellissimo e c'è molto pesce da pescare. Perché lei non esce e cerca di catturare più pesce?" Il pescatore risponde: "Perché ho già pescato abbastanza questa mattina". "Però," dice il turista, "se vai fuori 4 volte al giorno puoi portare a casa pesce per tre, quattro volte di più. E sai cosa succederà? Forse tra due o tre anni potrai comprarti una barca a motore, un gran numero di lance, e forse, chi lo sa, un giorno avrai uno stabilimento di surgelamento o per l'affumicamento e poi un elicottero per rintracciare i banchi di pesce". "E allora?" chiede il pescatore. "E allora poi", conclude il turista trionfante, "potrai sedere tranquillamente sulla spiaggia sonnecchiando al sole e contemplando il bellissimo oceano". E il pescatore gli risponde: "È proprio quello che stavo facendo prima che arrivasse lei".
Vince bai Boll


ste:

Geppetto: Penso di non solo eliminare gli interessi sugli obbligazioni, ma gli interessei su soldi prestati in generali. Una moneta che non può "generare" altra moneta solo aspettando un tot di tempo. Una moneta che si comporta come tutti i beni (terre escluse) invecchiando e perdendo valore, se non gira.

Il seminatore:

Ste, la fregatura è proprio li, due presidenti americani avevano cercato di introdurre la moneta senza interessi: lincoln e Kennedy, li hanno sparati entrambi senza tanti complimenti.Ma poi questi soldi che ti prestano, tu li vedi? esistono o sono numerini sullo schermo del computer? come dice quell'Icke che scrive tanto bene

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