Qui si pensa che rendere possibile di andare molto veloce in treno non è tra le cose da fare per forza, in questo mondo, le priorità dovrebbe essere altre. Il difficile è da impedirle, queste cose. Il detto vale anche per un ponto su uno stretto.
Più che vogliamo risparmiare tempo meno che ne abbiamo. Un saluto di Momo.
commenti (7)
"Nessuno si rendeva conto che, risparmiando tempo, in realtà risparmiava tutt'altro. Nessuno voleva ammettere che la sua vita diventava sempre più povera, sempre più monotona e sempre più fredda.
Se ne rendevano conto i bambini, invece, perché nessuno aveva più tempo per loro.
Ma il tempo è vita. E la vita risiede nel cuore. E quanto più ne risparmiavano, tanto meno ne avevano."
(Momo, Michael Ende)
Vittorio B. | 02.11.05 00:25
02.11.05 00:25
mah... secondo me la colpa e' anche un po' di celentano che gli ha messo in testa quest'altra cosa che lui e' rock e loro sono lenti...
pOg | 02.11.05 09:46
02.11.05 09:46
Anche qui in Alto Adige si vuole correre a tutti i costi. Il tunnel del Brennero è un altro dei megaprogetti contesi. Costa una cifra, porterà molto rumore e sconvolgerà un'attimo la valle, un tantino.
E pensare che in macchina o in treno, a Monaco ci arrivi già ora in scarse 4 ore - non basta?
Poi ci metti mezza giornata per trovare un treno che da Bolzano ti porti in periferia (dove non fermano gli Interregio), per non parlare della domenica.
Se vent'anni fa avessero iniziato a fare una benedetta linea tipo metropolitana, oggi non saremmo ridotti così male da dover mettere il culo sempre sulla macchina e gasare la valle.
tomas | 02.11.05 23:41
02.11.05 23:41
LIBERTA’ INDIVIDUALE E LIBERTA’ COLLETTIVA
In un programma ormai noto come RokPolitik viene fatto un riferimento ad un articolo che vi riporto di seguito:
Libertà di stampa?
L'Italia è al 40° posto, dopo Cile e Corea del Sud
"Reporter Sans Frontières" www.rsf.fr
Reporter sens frontière (Rsf) ha pubblicato la prima classifica mondiale della libertà di stampa e non sono mancate le sorprese. Innanzitutto va rilevato che, pluralismo e libertà nella diffusione delle notizie non sono una prerogativa dei paesi più ricchi e sviluppati. Basti pensare che il Costa Rica precede in classifica gli Stati Uniti e diverse nazioni europee. L'Italia, a causa dell'irrisolto conflitto di interessi del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, si piazza al quarantesimo posto, superata da paesi latinoamericani come Ecuador, Uruguay, Paraguay, Cile ed El Salvador, oltre che da Stati africani come Benin, Sudafrica e Namibia.
Proprio per quel “fortunato” programma si sono aperti dibattiti e discussioni politiche dove il tema centrare rimaneva la tanto voluta da tutti “LIBERTA’ DI STAMPA”
Ma cos’è realmente la Libertà?
Poter dire tutto ciò che si vuole?
Poter vestirsi come ci pare?
Poter manifestare dove e quando ci pare?
Poter sparlare di un Premier?
Si! Questa è la libertà vera! Ma è una libertà INDIVIDUALE!
Come lo è altrettanto vendicarsi di un torto, fare l’amore in mezzo alla strada, obbligare un figlio a lavorare a 10 anni per mandare avanti una famiglia, drogarsi!
Ma purtroppo e per fortuna Noi abbiamo deciso di vivere insieme, perché ci siamo resi conto che uniti si fa la forza perché ci fa comodo comprare la carne senza dover cacciare, chiamare l’autombulanza quando ci sentiamo male, la polizia quando ci derubano…
Come tutte le cose belle della vita purtroppo c’è sempre un prezzo da pagare, come subire l’inquinamento, pagare le tasse e ricevere una multa salata quando parcheggiamo male.
Quindi il concetto di Liberà doveva per forza di cose essere ridimenzionato trasformandosi nella famosa frase: La libertà di un uomo finisce dove comincia la libertà di un altro!
Torniamo alla libertà di stampa: In Italia oggi ci sono quotidiani di tutte le parti politiche, di tutti i gusti e tendenze, quindi la libertà c’è!
Allora perché discriminare i programmi satirici che la Rai ci ha sempre proposto sotto le elezioni?
Non dimentichiamoci però la differenza sostanziale tra stampa e televisione:
La stampa viene acquistata in base ai nostri gusti, la televisione entra nelle case di tutti!
Quindi faremo bene a distinguere la satira dall’informazione nella televisione, perché distorcere una notizia in televisione vuol dire imporla a tutti! E l’imposizione va ben lontano dal concetto ridimenzionato della Libertà!
Poi c’è un’altra differenza sostanziale, quella economica. La televisione privata non la paghiamo, quella pubblica la pagano TUTTI! Uomini di destra, di sinistra, anarchici, famiglie e coppie di fatto!
Quindi La televisione pubblica ha una responsabilità ben superiore a quella dei quotidiani, non di mantenere una liberà individuale ma del rispetto reciproco!
In sostanza vorrei fare un appello a tutti gli operatori della televisione statale:
Non calpestiamo la libertà collettiva che i nostri avi con tanti sforzi e combattimenti hanno conquistato per noi stessi e per Voi della Rai!
Armando
Armando | 11.11.05 12:38
11.11.05 12:38
qlc sa di ki è qst frase la liberta' di un uomo finisce dove comincia quella di un altro....scusate l'ignoranza x favre help me
peter | 27.10.06 16:31
27.10.06 16:31
Io l'ho sentita al catechismo (protestanto), di più non so.
E ti prego di usare tutte le lettere delle parole, la prossima volta ;-)
ste | 27.10.06 20:06
27.10.06 20:06
Di preciso non lo so, ma mi piace credere che l'abbia detta lui, Albert Camus. Leggi qui: http://www.nonluoghi.info/old/camus.html
Laura | 28.10.06 00:30
28.10.06 00:30